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NUOVO REFERENDUM ABROGATIVO DELLA L. 194 IN MATERIA DI ABORTO : IN RISPOSTA ALL’ARTICOLO PUBBLICATO IL 14-2-2013 SU RISCOSSA CRISTIANA E RICORDANDO LA 12 ORE PER LA VITA ( DALLE 9 ALLE 21 DEL 2-3-2013 ALL’ESTERNO DEL S.ANNA DI TORINO , DELLA MANGIAGALLI DI MILANO , DELL’OSPEDALE CIVILE DI PADOVA , DEL S.ANNA DI CASERTA E DEL GARIBALDI-NESIMA DI CATANIA )

Il direttore della rivista on line di cui al titolo ci costringe a replicare ad un suo nuovo pezzo ( datato 14-2-2013 ) , redatto con riferimento sull’articolo che riportiamo di seguito al presente , per le numerose imprecisioni che lo caratterizzano e che potrebbero coinvolgere il lettore non attentissimo, a deformazione del contenuto dell’articolo medesimo .

E’ , peraltro , un dato di fatto che molti nostri iscritti non frequentano più quel sito da quando il suo direttore ha deciso di ostacolarci , fingendo un atteggiamento amichevole ma con cui trascina indirettamente tutto il personale della rivista nelle sue incoerenze , dopo essere stato convertito dal suo mentore , che a suo avviso sarebbe anche il portavoce ed organizzatore della Marcia per la Vita, oltreché colui che quando pubblica un libro realizza l’evento più importante dell’anno ( si legga l’articolo del direttore stesso del dicembre 2010 , epoca in cui il sito veniva aggiornato solo mensilmente ) non solo dal punto di vista editoriale , ma in assoluto .

Del resto , quella rivista sta vivendo una decadenza esclusivamente dovuta ai personalismi del suo direttore , che si dilunga in polemiche fondate su ragioni per nulla ideali , ma su suoi rapporti personali con questo o quel soggetto , nei quali non vi è alcuna traccia di una riscossa cristiana .

La significativa rottura quasi immediata addirittura con uno degli altri due fondatori di quel sito , per ragioni che mai nessuno è riuscito a comprendere , non è rimasto di certo un episodio isolato riconducibile a queste improvvise inversioni di tendenza .

Purtroppo dobbiamo replicare , essendo evidente che la pubblicazione di determinate tesi è finalizzata alla divulgazione delle stesse e non di quelle diverse frutto di una elaborazione delle prime fatta da terzi .

Un’elaborazione , nella fattispecie , talmente distorta da ribaltarne , ad arte o meno , totalmente il significato .

1 ) Nel mio articolo sottolineo la positiva apertura da parte della reale portavoce della Marcia per la Vita , drssa Virginia Coda Nunziante , verso tutti i movimenti pro life (quindi anche verso il nostro) e come il 2-2-2013 io abbia incontrato a Giussano ( Mb ) , tra le ore 16 e le ore 18 , sempre con scopi costruttivi , i presidenti del MPV  e di V & V , organizzazione quest’ultima nata nel 2004 da una scissione interna allo stesso MPV ( per sottolineare quanto siano tranquille e da tempo le acque nell’area pro life italiana . a prescindere dal sottoscritto e da NO194 ) .

E’ evidente che questa pacifica realtà dei fatti smentisce l’intento intrapreso da tempo dal direttore di isolare la nostra organizzazione , descrivendola come già isolata di per sé ( e di danneggiarla creando malumore al suo interno ) .

Un intento che contrasta in modo perentorio con i numeri , che parlano di nostri 14 000 aderenti , che egli ignora , come gli inglesi ignoravano ogni parametro quantitativo quando , a seguito della momentanea interruzione dei trasporti oltre Manica , dichiaravano che il continente era isolato .

Per costui contano le sigle , non quante siano le persone che si riconoscono in quelle sigle e che lavorano per esse .

E un intento che , chissà mai per qual motivo , è stato costantemente perseguito sin dalla nostra nascita proprio dal suo mentore , che , come ricordato nel pezzo , non mi ha consentito di semplicemente menzionare l’esistenza della nostra iniziativa in entrambe le sue edizioni neppure per soli dieci minuti in una conferenza di quattro ore , quella a margine dell’evento , sottraendoci così una vetrina sicuramente utile .

La scuola della distorsione a 360 gradi ( anzi 180 ) della realtà la conoscono bene coloro che sono nati negli anni 50 – primi anni 60 e precedenti , essendo tipica del periodo sessantottino ( durato un decennio ) quando la stampa stalinista , a titolo di esempio , accusava 5 ciellini disarmati di avere aggredito 100 propri commilitoni armati di spranghe , provocando così incidenti in cui i primi sarebbero casualmente stati feriti .

Ecco che , pur di fronte a fatti così circostanziati e dimostrabili sulla base di dichiarazioni ufficiali rese dagli interessati , il direttore conclude , all’opposto e ostinatamente , che noi ci troveremmo in una condizione di isolamento , venendo come meno , come minimo , ad un dovere aureo di un giornalista , quello di essere aggiornato .

Tipica di quella scuola è anche l’identificazione fotografica dell’avversario ( mancano indirizzo e numero di telefono , così faceva la stampa ora citata all’epoca ) , ricorrendo ad uno scatto effettuato in via privata ed amichevole , il che viola il mio intento costante di evitare un’esibizionistica diffusione sui media della mia immagine , da sempre respinto al pari dello sfruttamento commerciale del mio impegno antiabortista , anche se forse un giorno proprio queste distorsioni mi costringeranno a pubblicare qualcosa a livello cartaceo ( la prima offerta in questo senso mi è giunta nel 2010 ) .

2 ) Al duplice fine di giustificare la sua conversione antiabrogazionista in senso referendario , a cui è stato indotto indovinate da chi , e di ostacolare l’adesione a NO194 egli sostiene , poi , che la realtà antiabortista nazionale sarebbe peggiorata dal 2008 ad oggi , causa la sempre minore sensibilità verso le posizioni cattoliche .

Qui , a prescindere dalla veridicità dell’analisi di fondo , si incorre , superficialmente , nell’errore già compiuto dal MPV in occasione del primo referendum , quello del 1981 , quando il dibattito venne inquadrato nella contrapposizione laici-cattolici , in modo del tutto infelice , essendo i secondi statisticamente in chiara minoranza .

Non ho dato sin dall’inizio un’impronta confessionale a questa battaglia , pur essendo e dichiarandomi cattolicissimo , in quanto per me essa è una battaglia di civiltà , che coinvolge valori non esclusivamente religiosi .

Non a caso almeno il 10% dei nostri iscritti ( ben 14 000 , lo ricordo ancora all’interessato , a cui le nostre cifre danno molto fastidio , perché contrastano numericamente , e quindi in forza di una scienza esatta , con il suo auspicio di un nostro fallimento ) asserisce di essere ateo o scarsamente credente .

Non rimane quindi a costui che pregare affinché il prossimo parlamento abroghi la 194 , come ha scritto in occasione del suo precedente pezzo contro la nostra iniziativa , pubblicato a metà dicembre , con la precisazione che ciò renderebbe inutile il referendum .

Non so voi , ma io fatico ad immaginare un accordo tra Bersani , Berlusconi , Monti , Vendola e Grillo avente come oggetto l’abrogazione della 194 : spero che questa mia impressione non sia fondata su una scarsa religiosità , dovuta ad una modesta fiducia nell’efficacia delle preghiere .

Qualcuno , del resto , ha detto e dice “ Ora et labora “ o “ Aiutati che il ciel ti aiuta “ .

3 ) Ma l’attività sobillatrice si esprime anche attraverso valutazioni con cui si vorrebbero coinvolgere soggetti non proprio dotati di un quoziente intellettivo invidiabile .

Egli contesta che vi sia stata una conversione abrogazionista da parte degli organizzatori della Marcia , rispetto alle prime due edizioni , in quanto “lo slogan che ha accomunato entrambi gli avvenimenti, e che sarà sempre lo stesso, anche per la Marcia che si terrà a Roma il prossimo 12 maggio è affermare che la vita è un dono indisponibile, di Dio; condannare l’iniqua legge 194 che ha legalizzato l’uccisione sino ad oggi di 5 milioni di innocenti; invitare alla mobilitazione i cattolici e gli uomini di buona volontà .

E’ evidente che un conto è criticare una legge ma contemplandola passivamente , rafforzandone così l’intoccabilità e censurando chi la vuole abrogare , un conto è auspicarne esplicitamente l’abrogazione , accreditando tutte le forze d’area , comprese quelle abrogazioniste come ha fatto la drssa Coda Nunziante .

L’intervento della portavoce della Marcia sconfessa il direttore , il suo mentore ed il loro intento di isolarci e di dividere ulteriormente il pro life nazionale .

Quanto , poi , all’identificazione nella persona di Alemanno dell’organizzatore dell’evento , è una ricostruzione che mai è stata fatta , il riferimento riguardava una persona a lui molto vicina ( come ben comprensibile a tutti ) .

La falsa rappresentazione della realtà , in termini giuridici , viene definita artifizio , il quale ultimo , unitamente al raggiro , integra il reato di truffa , qualora ricorra un ingiusto profitto con altrui danno.

In esecuzione di quel delitto si comporta , ad esempio , colui che si fa consegnare del danaro facendo credere che tale atto sia dovuto o che si fa prestare delle somme per diverse finalità promettendo una pronta restituzione per un domani che non diviene mai oggi .

Nulla a che vedere con il furto , in cui l’acquisizione avviene senza il consenso del danneggiato .

La condotta , dunque , è piuttosto antipatica .

Per carità , non voglio appesantire la polemica , stiamo parlando di idee , ma chiedo pubblicamente al diretto interessato di occuparsi della sua rivista e del calo di contatti che essa sta soffrendo nonostante l’ottimo livello dei collaboratori , senza intervenite in questioni che non lo riguardano direttamente e di lasciarmi lavorare in pace per una battaglia nobile ( avendo essa come oggetto la salvaguardia di vite umane ) e senza costringermi a perdere tempo in precisazioni purtroppo doverose per le esigenze comunicative connesse all’iniziativa medesima .

La miglior risposta a queste manovre è iscriversi a NO194 ed alla nostra operazione referendaria mediante i siti www.no194.org e www.no194.it nonché partecipare alle 12 ore del 2-3-2013 , che si svolgerà , come sempre , il primo sabato di un mese dispari , dopo il successo dell’edizione precedente del 5-1-2013 .

A Roma si terrà una nostra manifestazione analoga il 5 marzo dalle ore 9 alle 13 all’esterno del S. Filippo Neri .

Pietro Guerini – Presidente e Portavoce nazionale NO194

Pubblicato il 15-2-2013

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Conferenza: “ABORTO: ETERNA TRAGEDIA E NUOVO REFERENDUM”

Locandina Conferenza 11.3.2013

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NUOVO REFERENDUM ABROGATIVO DELLA L. 194 IN MATERIA DI ABORTO : LA SVOLTA ABROGAZIONISTA TRA GLI ORGANIZZATORI DELLA MARCIA , LA SCONFITTA DELLA CORRENTE RELATIVISTA SULLA LEGGE E IL DIALOGO TRA LE FORZE DI AREA

Il 17 gennaio 2013 è stata pubblicata sul web un’intervista rilasciata da Virginia Coda Nunziante, portavoce della Marcia per la Vita 2013, nella quale quest’ultima ha dichiarato testualmente :

“ La Marcia per la Vita è innanzitutto un momento di incontro pubblico di tutte le associazioni, gruppi, famiglie, singoli individui che costituisce la vasta e variegata realtà pro-life in Italia. Non si tratta solo di conoscersi e di passare una giornata insieme per affermare il diritto alla vita in un’atmosfera di amicizia e collaborazione. Non è solo una festa per la Vita. Si tratta anche e soprattutto di esprimere la nostra protesta contro l’uccisione degli innocenti, che in Italia è stata legalizzata dalla legge 194 del 22 maggio 1978. Il nostro rifiuto dell’aborto, e della legge che lo legalizza, è totale, senza eccezioni e senza compromessi. Questo è il principale denominatore comune di chi si ritroverà a Roma il prossimo 12 maggio . L’aborto è un tema etico che ha una chiara proiezione politica ed è anche sul piano politico che vogliamo incidere, lottando per abolire la 194 “ .

 

Ecco che la Marcia per la Vita viene presentata come ““ innanzitutto un momento di incontro pubblico di tutte le associazioni, gruppi, famiglie, singoli individui che costituisce la vasta e variegata realtà pro-life in Italia “ , attraverso cui si vuole incidere “lottando per abolire la 194 “ .

Scrivevo nel mio pezzo pubblicato sul web a fine ottobre 2012 in presentazione della 12 ore per la Vita ( prossimo appuntamento sabato 2 marzo 2013 , ore 9-21 , all’esterno dei soliti 6 ospedali di Torino , Milano , Padova , Roma , Caserta e Catania ) :

a)“ La manifestazione è aperta a tutti gli antiabortisti , anche appartenenti ad altre organizzazioni , che sono in grado di comprendere che se l’aborto è un fenomeno abominevole la legge che lo legalizza dev’essere abrogata , perché una legge non può autorizzare un fatto abominevole .

Chi non riesce a compiere questo passaggio logico ( o si perde in cinici macchiavellismi , sprezzanti della Vita del suo prossimo ) si esclude da solo .

Da parte nostra , dunque , nessun “ Vengo anch’io , no tu no ! “ , come quello rivolto dagli organizzatori della Marcia per la Vita ai vertici del Movimento per la Vita per l’edizione del prossimo anno , condotta che consente ai detentori di un benché minimo quantitativo di materia grigia di cogliere chi divida il pro life italiano , a prescindere dai contenuti ( che nel caso di specie sono identici tra il richiedente ed il rigettante la richiesta ) .

Non a caso nei suoi due anni di svolgimento ho chiesto di poter esporre per dieci minuti nell’ambito di una conferenza di quattro ore a margine di quell’evento la nostra iniziativa e mi è stato risposto picche in entrambe le occasioni ( espressamente nella prima , tacitamente nella seconda ) “ ;

b)“Nessuno , ad esempio , potrebbe partecipare alla preghiera collettiva , senza essere agevolmente identificabile come un infiltrato , affermando di essere favorevole all’integrale applicazione della 194 mediante il potenziamento dei consultori familiari , come Gianni Alemanno ha dichiarato in occasione della citata Marcia di quest’anno , in televisiva rappresentanza dei partecipanti “ .

Ecco che Coda Nunziante precisa : “siamo ben lieti della partecipazione di uomini politici, ma a titolo personale . L’altro anno intervenne il sindaco di Roma Gianni Alemanno, ma fu una presenza istituzionale e non politica, dovuta alla prima autorità della Città in cui si svolgeva la Marcia .

E’, dunque , impossibile non cogliere una presa di distanza netta ( da noi provocata ) da parte della portavoce nazionale della manifestazione nei confronti di colui che è stato ritenuto , forse per lo più da parte di qualche giornalista suo amico , l’organizzatore prìncipe dell’evento .

La manifestazione , quindi , è aperta a tutti ed è di matrice abrogazionista , nella consapevolezza dell’importanza della legge , anche sul piano della formazione della mentalità popolare , importanza che sino ad oggi si era negata , con affermazioni scritte del seguente tenore : L’esempio è sempre quello della Croazia : con la legge abortista comunista , invariata da anni , e con una martellante campagna di educazione e di propaganda pro life sulla vita del nascituro , sulla sua dignità , sul senso del matrimonio etc . gli aborti sono diventati pochissimi . Senza toccare la legge , che un giorno , si spera , verrà abolita del tutto . Oggi un movimento pro life ha questo grande compito : non è oggi in grado di abrogare la 194 , per esempio , con un referendum “ .

La concezione relativista della legge ( considerata come un mero optional ) viene abbandonata , così come l’esigenza di non affermare una natura abrogazionista dell’evento al fine di ottenere la partecipazione dei politici , rivelata dal rappresentante di un movimento capitolino attivo nell’organizzazione della Marcia nel corso di un intervento ( che si può udire su Youtube ) in una conferenza svoltasi nel giugno dello scorso anno .

Certo , rimane un differente modo di concepire l’abrogazionismo rispetto a noi , se è vero che l’intervistata precisa ulteriormente : “Esistiamo in funzione dell’evento concreto che organizziamo, ma lasciamo ad altri amici il compito di sviluppare con altre iniziative la difesa per la vita in Italia. E ancora :  vogliamo limitarci alla organizzazione periodica di queste manifestazioni: dalla netta denuncia pubblica verrà lo spostamento culturale e da questo il mutamento legislativo per la vita

La convinzione è quella che il parlamento possa essere costretto dalle manifestazioni di piazza ad abrogare la 194 , il che è smentito da oltre trent’anni di immobilismo e dal fatto che il nostro potere legislativo sembra sempre più conformarsi al laicismo imperante presso le assemblee e le commissioni degli organismi comunitari , peggiorando addirittura e se è possibile il proprio atteggiamento in materia .

Solo il popolo può abolire quella legge , utilizzando il rituale istituto di democrazia diretta che il nostro ordinamento gli mette a disposizione , il referendum , non confidando nella conversione dei nostri politici ( interessati a non intraprendere azioni a rischio di impopolarità , che neppure condividono ) e non esaurendo il proprio impegno in manifestazioni di piazza , che debbono essere strumentali rispetto a quell’istituto , svolgendo una mera funzione di sensibilizzazione dell’evento referendario .

Al di là di questo fondamentale aspetto , prendiamo atto con interesse della conversione abrogazionista che ha colpito il vertice della Marcia e della volontà lodevole di aprirsi a tutte le realtà di area .

Il che magari non sarà sufficiente a dare la parola per dieci minuti su quattro ore di conferenze al portavoce della organizzazione interna a tale area , la nostra , che conta il maggior numero di iscritti ( 14 000 , tanto più significativi perché si riconoscono in un obiettivo concreto , ben sappiamo che la specificizzazione di un fine riduce il consenso , a causa dei mille distinguo che discendono da essa ) , ma è comunque un aspetto molto positivo , che favorisce una distensione dei rapporti , tesi da almeno un decennio , nel mondo cosiddetto pro life nazionale .

A tal ultimo proposito , comunico che in data 2-2-13 , alle ore 16 , si è svolto a Giussano un incontro tra il sottoscritto ed i presidenti del MPV e di V. & V. , nel corso del quale ho insistito affinché , ferme restando le differenti posizioni , più che legittime in democrazia , si abbandoni da subito l’ostracismo verso le iniziative altrui , ingiustificabile stante la provenienza delle stesse comunque da una forza pro life .

Ostracismo al quale noi mai abbiamo aderito , invitando , di contro e ad esempio , i nostri iscritti ogni anno a partecipare alla ( sino allo scorso anno assai soft ) Marcia citata e non opponendoci ( a differenza di quanto fatto da altri ) a che nostri militanti raccogliessero firme anche per operazioni altrui , sia pur criticabili e criticate per la loro inefficacia ed il loro mero carattere dimostrativo e simbolico .

Siamo , inoltre , disponibili ad una pubblicizzazione reciproca di tutte le iniziative di area , purché essa sia reciproca e nonostante questa dovrebbe essere anzitutto la preoccupazione di organizzazioni piccole o in difficoltà , non di un comitato come il nostro che scoppia di salute , addirittura accresciuta dai patetici , scalcagnati ed infruttuosi attacchi che di tanto in tanto vengono orchestrati con l’obiettivo di danneggiarci e che producono il duplice effetto di incrementare per reazione le nostre adesioni e di liberarci da qualche isolatissima mente confusa ( rispetto all’inequivocabile contenuto del nostro manifesto , da sempre riportato sul sito www.no194.org , attraverso il quale si può aderire all’iniziativa ), che avrebbe potuto crearci problemi nella fase più avanzata e delicata del nostro cammino .

Vedremo se tale disponibilità , da me espressa ripetutamente in quell’incontro , potrà trovare un giorno un qualche riscontro positivo , che contribuisca , nell’interesse comune , a contrastare la chiusura dei media verso posizioni e battaglie ritenute politicamente non corrette , ottimizzando gli spazi , le opportunità e le forme comunicative che ciascuno riesce a creare .

Pietro Guerini – Presidente e Portavoce nazionale NO194

Pubblicato il 3-2-2013 su www.pontifex.roma.it

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