Manifesto

UN’INIZIATIVA CONCRETA A FAVORE DELLA VITA

REFERENDUM ABROGATIVO DELLA L. 194 IN MATERIA DI ABORTO

La presente iniziativa non è finalizzata alla semplice denuncia del fenomeno dell’aborto o alla mera critica culturale alla l. 194/1978 che lo disciplina nel nostro ordinamento , ma è diretta all’abrogazione di tale legge per via referendaria , in coerenza con la piena consapevolezza che la vita di ciascuno di noi è stata resa possibile dalla ricorrenza di due condizioni : il concepimento e l’assenza di eventi letali durante la gravidanza , tra i quali la sua interruzione volontaria è quello casisticamente di gran lunga più ricorrente .

Una via , quella referendaria , obbligatoria ( alla luce della totale indifferenza della nostra classe parlamentare , che in oltre un trentennio dall’entrata in vigore della 194 si è astenuta da una sua semplice revisione in senso restrittivo ) e perfettamente percorribile , considerato l’abbondante decorso del quinquennio previsto dalla normativa vigente dal primo referendum del 1981 , svoltosi in un clima politico-culturale ben diverso da quello attuale .

Piuttosto , alla luce del pericolo di una ( peraltro infondata ) censura da parte della Consulta , i quesiti referendari avranno essenzialmente come oggetto le norme più significative della legge , che si aggiungeranno così al quesito sull’abrogazione totale della legge .

Tra le disposizioni più controverse ed impopolari della 194 , in particolare ed anzitutto , debbono annoverarsi l’art. 4 ( che riconosce il diritto di interruzione volontaria della gravidanza anche per mere ragioni economiche , morali e sociali nei primi 90 giorni ) e l’art. 5 ( che attribuisce alla donna, anche se coniugata, il diritto di assumere la decisione abortiva senza coinvolgere il potenziale padre , che può così legalmente rimanere del tutto ignaro dell’evento ) .

L’iniziativa è solo finalizzata all’abrogazione della legge ( dall’entrata in vigore della quale si sono registrati oltre 5 milioni di aborti , secondo i dati ufficiali del Ministero della Salute ) e rigetta ogni ipotesi di trattativa , che sarebbe inconcepibilmente effettuata sulla pelle del nostro prossimo .

Di conseguenza , possibili effetti legislativi dell’operazione in oggetto restrittivi sulla portata della 194 ( ed intermedi rispetto all’obiettivo indicato ) , sarebbero frutto di una ( tra l’altro ad oggi del tutto improbabile ) azione parlamentare totalmente unilaterale e non concordata con i promotori del referendum .

Implicitamente connesse all’iniziativa sono attività filantropiche , di assistenza sociale , di volontariato e di promozione di quest’ultimo , nonché divulgative dei princìpi ad essa sottesi , che assumono automaticamente carattere culturale , anche in forma ricreativa , dirette alla tutela della vita umana sin dal concepimento ed all’affermazione del diritto alla nascita , oggettivamente prodromico a qualunque diritto civile .