Archive for Luglio, 2014

SECONDO I “ PRO LIFE “ DURI E PURI OCCORRE PRUDENZA PERCHE’ LA LEGGE 194 AVREBBE UNA COMPONENTE UMANITARIA : COMBATTETE CON NOI PER UN NUOVO REFERENDUM ABROGATIVO

Nota è la distinzione tra antiabortista ( che secondo dizionario è colui che non accetta la legalizzazione dell’aborto e che , quindi , in un paese dove l’aborto è autorizzato è abrogazionista ) e pro life ( colui che abrogazionista non lo è o che , al di là dei proclami , si oppone ad iniziative abrogazioniste concretamente attuabili con qualsivoglia motivazione , spesso ricorrendo anche alla censura , quindi non solo con parole ed opere , ma anche con mirate e rivendicate omissioni , operando di fatto all’interno dell’area come collaborazionista degli abortisti espliciti ) .

Alla prima categoria appartiene il nostro comitato ( che conta oltre 20 000 iscritti ) , alla seconda il resto del panorama di area ( assai meno rappresentato ) .

In questi mesi i pro life hanno pubblicato un loro manifesto ( da ritenersi tale sia per le intenzioni degli autori , che nello stesso titolo dichiarano di indicare “ punti fermi e strategie chiare “ , sia per il nome dei medesimi e la loro rappresentatività ) che potete leggere cliccando di seguito :

http://www.lanuovabq.it/it/articoli-mondo-pro-vitapunti-fermie-strategie-chiare-8510.htm

Gli autori sono il chirurgo dott. Renzo Puccetti ( membro del comitato Marcia per la Vita ) e padre Giorgio Carbone , frate domenicano di Bologna ( ideologo spirituale del comitato Verità e Vita , organizzazione che significativamente svolge in quel convento domenicano le proprie assemblee nazionali , aperte dallo stesso Carbone ).

Il loro manifesto ha ricevuto l’imprimatur dell’artefice dichiarato della Marcia per la Vita , che ha spiegato a tutti il suo contenuto , per chi non lo avesse ben compreso (http://www.libertaepersona.org/wordpress/2014/03/strategie-pro-life/ ) .

Altro che Movimento per la Vita , questa è gente che fa sul serio .

In questo manifesto , dove si utilizza il termine intelligenza per distinguere l’assunto che lo caratterizza dai diversi orientamenti e dalle diverse strategie seguiti in materia , si afferma che occorre evitare di attaccare direttamente la 194 , in quanto in tal modo si pregiudicherebbe la componente umanitaria ( positiva ) di questa legge , che si contrapporrebbe ad una sua componente libertaria ( negativa ) .

Sarebbe agevole per me ironizzare sulla comprensione di un testo giuridico da parte di un chirurgo ed un teologo ( che nella vita si sono dedicati ad altri interessantissimi e delicatissimi ambiti, sui quali riconosco forse con maggiore umiltà la mia incompetenza e nella cui trattazione , quindi , mi asterrei da invocare a mio sostegno una presunta superiorità intellettiva ) , ma da cattolico fervente preferisco non addentrarmi in questa via , proprio per la posizione che ricopre uno dei due interessati.

Già la premessa , condivisa da diversi giuristi , secondo cui la 194 sarebbe la naturale figlia della sentenza n. 27 della consulta del 1975 è a dir poco discutibile , giacché in quella pronuncia si invoca ripetutamente e testualmente un “ bilanciamento “ ( per quanto non equo ) tra il diritto di nascita del concepito ed il diritto alla salute della gestante , del tutto assente nella legge , la quale deve , quindi ed al contrario , ritenersi in contrasto con quella decisione .

Entrando nel merito ed a prescindere dalla premessa , mi limito ad osservare che risulta davvero arduo individuare una componente umanitaria in una normativa :

a ) che riconosce il diritto di abortire liberamente nei primi 90 giorni di gravidanza , anche per mere ragioni economiche , morali , familiari e sociali , quindi per qualsiasi motivo , indipendentemente dalle condizioni di salute della donna ;

b ) che nel periodo successivo ( quindi dopo il terzo mese di gravidanza e senza alcun termine finale esplicito , stante l’indeterminatezza della “possibilità di vita autonoma del feto“ di cui all’ultimo comma dell’art. 7 ) sancisce tale diritto di aborto non solo nella sacrosanta ipotesi ( già tutelata ex art. 54 c.p. anteriormente all’entrata in vigore della 194 ed inattaccabile costituzionalmente , come giustamente sottolineato dalla Consulta anche nel 1981 prima del precedente referendum ) di grave pericolo di vita della gestante che porti a termine la gravidanza , ma anche allorché siano accertatati processi patologici che determinino un grave pericolo ( si badi bene , non gravi conseguenze ) per la salute fisica e psichica della donna ( salute in sé , dunque la lettera della legge contempla tutte le patologie , emicrania , obesità e depressione comprese ) .

Tra l’altro , secondo la pronuncia n. 22837 della Cassazione , le “ rilevanti anomalie o malformazioni del nascituro “ , pure evocate dal 6 lett. b ) , potrebbero incredibilmente valere già come presunzione “ iuris tantum “ di questo grave pericolo per la salute della donna , il che attesterebbe in pratica la legalizzazione ad ogni effetto nel nostro paese dell’aborto eugenetico , da escludersi in una concreta fattispecie solo in caso di prova contraria .

Nulla , pertanto , vi è di umanitario in questa legge , che deve essere abrogata attraverso l’unica via praticabile , quella referendaria , nulla vi è da temere , da difendere o da perdere , si deve solo combattere da subito senza attendere tempi che non si riesce a comprendere quando e perché mai potranno essere migliori e senza dare a tale azione alcun termine finale o carattere di irripetibilità , utilizzando l’unico mezzo che l’ordinamento ci offre , riproponibile dopo un quinquennio .

Iscrivetevi a tal fine al nostro comitato attraverso il sito www.no194.org o , se già iscritti , aiutateci fattivamente e con spirito di militanza operando presso i nostri comitati locali , senza lasciarvi disincentivare da analisi e valutazioni erronee , del tutto destituite di fondamento e , nella migliore delle ipotesi , alquanto discutibili .

Avv. Pietro Guerini – Presidente nazionale comitato NO194  e omonima associazione

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LA 9 ORE PER LA VITA DI NO194 DI SABATO 5 LUGLIO 2014 PER L’ABROGAZIONE REFERENDARIA DELLA L. 194 , IN ATTESA DEL SECONDO CORTEO NAZIONALE DI MILANO E CASERTA DEL 25 OTTOBRE 2014

Sabato 5-7-2014 , come ogni primo sabato di mese dispari , si è svolgerà dalle ore 9 alle 18 la nostra 9 ore di preghiera , la quale , parallelamente alla capillare diffusione del nostro comitato , si è estesa su base regionale .

In particolare , la 9 ore si terrà nei seguenti luoghi e all’esterno delle strutture sanitarie sottostanti :

Aosta ( Beauregard , via Vaccari 5 )

Torino ( S. Anna , via Ventimiglia 3 )

Genova ( S. Martino , viale Benedetto XV , via De Toni )     

Milano ( Niguarda , piazza Ospedale Maggiore 3 )

Vicenza ( S. Bortolo , via Rodolfi 37 )

Trieste ( Burlo Garofolo , via Istria 65 )

Piacenza ( Guglielmo da Saliceto , via Taverna 49 )

Firenze ( A. O. Careggi , largo Brambilla 3 )

Perugia ( S. Maria della Misericordia detto “ Silvestrini “ , loc. S. Andrea delle Fratte )

Ancona ( Salesi , via Corridoni 11 )

Roma ( S. Giovanni-Addolorata , via dell’Amba Aradam 9 , ore 9-12 )

Teramo ( Mazzini , piazza Italia 1 )

Caserta ( S. Anna , via Roma 124 )

Foggia ( Riuniti , via Luigi Pinto 1 )

Cosenza ( Annunziata , via Migliori 5 )

Catania ( Garibaldi-Nesima , via Palermo 636 )                                  

Cagliari ( Brotzu , piazzale Ricchi 1 )

Il tutto in vista del nostro secondo corteo nazionale , che il 25-10-14 si terrà a Milano ( con partenza alle ore 15 da piazzale Cadorna e che si snoderà lungo tutto il centro cittadino sino a piazza Medaglie d’oro , seguendo lo stesso percorso della prima fortunata edizione del 12-4 u.s ) e , in contemporanea , a Caserta ( con partenza da piazza Vanvitelli ed arrivo di fronte alla Reggia ) .

Eventi , questi , con i quali il nostro comitato intende anche promuovere la propria iniziativa referendaria , diretta all’abrogazione della legge 194 , che ha ottenuto a suo tempo il parere favorevole della CEI , riportato sul nostro sito , e che ha necessariamente presupposto la creazione di un organismo apposito , in assenza dell’apporto ( presente in tutte le consultazioni analoghe svoltesi nel nostro paese ) dei partiti politici , delle loro strutture , dei loro media e della loro imponente disponibilità economica .

Ricordo che il 12-5-2014 , mons. Galantino , neo-segretario generale della CEI , con riferimento alla nostra manifestazione di preghiera all’esterno degli ospedali , che ha reso sistematica sul piano temporale ed estesa a tutto il territorio sul piano spaziale tale specifica pratica , ha pronunciato alla stampa nei nostri confronti le seguenti parole : “Io non mi identifico con i visi inespressivi di chi recita il Rosario fuori dalle cliniche che praticano l’interruzione di gravidanza “ , si veda (http://www.repubblica.it/esteri/2014/05/12/news/papa_francesco_sacramenti_non_vanno_negati_nemmeno_ai_marziani-85907707/

Un’uscita a seguito della quale abbiamo ottenuto la solidarietà di molti , che ringrazio , e soprattutto di esponenti della Chiesa , che mi hanno scritto prendendo le distanze nei confronti del Galantino .

Nel frattempo alcuni di noi si sono iscritti a scuole di recitazione , per ovviare al meglio ad un elemento ( l’espressività ) che , a quanto pare , è prioritario rispetto alla preghiera ed al dramma dell’aborto .

Invito tutti ad aderire al comitato NO194 tramite il nostro sito www.no194.org , nonché a partecipare alle nostre 9 ore locali ed al nostro corteo nazionale .

Pietro Guerini–Presidente nazionale comitato NO194 e associazione NO194 (www.no194.org)

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