GRAVE COMPRESSIONE DEL DIRITTO DI ESPRESSIONE A MILANO IN OCCASIONE DEL CORTEO DEL COMITATO NO194

Con provvedimento notificatomi alle ore 13,40, solo 80 minuti prima dell’inizio dell’evento, il questore di Milano ha impedito lo svolgimento del nostro corteo del 13-10-2018, giunto alla sua decima edizione, convertendolo in presidio, con la motivazione di base che “in rete detta manifestazione è pubblicizzata come iniziativa promossa dal partito politico Forza Nuova, alla presenza del segretario nazionale Roberto Fiore”, il che attribuirebbe all’evento medesimo “una connotazione differente da quella oggetto del preavviso formale”, dal sottoscritto inoltrato da mesi.

Si veda il provvedimento allegato.

In fatto tale asserzione è del tutto erronea (in quanto nel volantino campeggia il logo del nostro Comitato, ancorchè manchi la menzione del nome, scontato essendo per il resto il rilievo che Fn ha dato alla presenza del proprio leader nazionale, già intervenuto nelle precedenti 2 edizioni) e concettualmente irrazionale, in quanto un corteo a tema non muta la sua natura in ragione della militanza politica dei partecipanti.

Si confrontino volantino e manifesto.

In diritto, l’argomentazione è molto grave, in quanto, anche in caso contrario, ogni partito in applicazione dell’art. 21 della costituzione deve avere il diritto di organizzare cortei in qualsiasi città del paese, e del tutto pretestuosa, giacchè la presenza di Fn in questi anni è stata costante in tutte le edizioni dell’evento, non ha creato alcun problema di ordine pubblico, i suoi militanti si sono non solo attenuti alle mie indicazioni generali di non esibire simboli di partito, ma pure astenuti dallo scandire slogan.

Né può essere addotta la bizzarra motivazione, forse non estranea a certe realtà, secondo cui la responsabilità per gli incidenti negli eventi incombe anche su chi viene aggredito per l’antagonismo che la sua presenza provoca, se è vero che i nostri cortei sono stati di regola molto tranquilli.

Tutto ciò mentre le femministe hanno potuto liberamente manifestare a Verona lo stesso giorno dileggiando tra l’altro sia la Madonna che il Papa, come da foto allegate.

  

Da parte mia mi sono mosso nelle sedi opportune, non solo come legale e come presidente del Comitato organizzatore, ma come cattolico liberale, del tutto estraneo all’area di destra radicale, chiedendo al Ministro dell’Interno Salvini la rimozione del questore di Milano Marcello Cardona.

La gravità della prescrizione, infatti, notificatami all’ultimo momento, a nulla valendo i miei rilievi che parevano risolutivi effettuati in occasione di due telefonate ricevute dalla questura nelle ore precedenti, è tale da rendere indispensabile un intervento del Viminale, da cui dipendono le questure, affinchè anche nella seconda città italiana si possano superare i paradossi di un paese che si vorrebbe fosse democratico e nel contempo anti qualcosa, mentre le democrazia deve essere solo a favore e di tutti.

Nel momento in cui un partito riceve un trattamento diverso rispetto agli altri, considerata non la pochezza ma l’inesistenza di motivazioni di fatto a sostegno del provvedimento in oggetto, la discriminazione, che si è ripercossa su di noi, assume di fatto un carattere politico.

Da parte mia confermo la linea che abbiamo sempre tenuto in questi anni, apertura a tutti coloro che sono antiabortisti, quindi abrogazionisti, a prescindere dal credo politico, la battaglia a favore degli ultimi è troppo importante per essere soffocata ed indebolita da pregiudiziali ideologiche formali.

Non scaricheremo mai chi ci appoggia e ci ha sempre appoggiato lealmente, anche se quel provvedimento pare spingere in quella direzione, un principio che applichiamo e applicheremo a chiunque.

Le pregiudiziali effettive si devono creare di fatto e sui valori, i nostri avversari debbono essere gli abortisti, il resto non ci riguarda.

Avv. Pietro Guerini – Presidente nazionale Comitato NO194 ed omonima associazione (no194.org)

 

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CORTEO 13 OTTOBRE 2018

Locandina Corteo 13 ottobre 2018

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FINALITA’ E NATURA DEL COMITATO NO194 CHE ORGANIZZA I CORTEI DI MILANO E CASERTA DI SABATO 13-10-2018

Il Comitato NO194 è un’organizzazione non meramente pro life ma antiabortista, in quanto finalizzato all’abrogazione, per via referendaria, della l. 194, che ha legalizzato l’aborto volontario nel nostro paese nel 1978, ed al riconoscimento del diritto di nascita delle concepite e dei concepiti con prevalenza sul diritto di scelta della donna.

Il nostro Comitato, pur essendo rivolto a chiunque, anche ateo, condivida tale obiettivo, è connotato da una forte presenza cattolica tra i suoi attivisti, ma, a differenza della quasi totalità delle organizzazioni di area, non è cattocomunista, anzi e di più è radicalmente ed orgogliosamente anticomunista, nella duplice consapevolezza che il primo paese al mondo che ha legalizzato l’aborto volontario è stato nel 1921 l’URSS, 52 anni prima degli USA e comunque decenni prima dei paesi caratterizzati da uno Stato liberale, e che l’abortismo militante anche italiano è da sempre e ancor oggi fortemente contrassegnato politicamente a sinistra e nel radicalismo di sinistra.

Chi si identifica nelle nostre posizioni è invitato ai nostri cortei di sabato 13-10-18, ore 15 a Milano in piazzale Cadorna e ore 16,30 a Caserta in piazza Vanvitelli.

Vi ringrazio per la Vostra partecipazione.

Avv. Pietro Guerini – Presidente nazionale Comitato NO194 ed omonima associazione (no194.org)

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STUPRO E ABORTO: I PARADOSSI DELL’IDEOLOGISMO COMUNISTOIDE

Il 23-7-18 è stata emessa dal Tribunale di Milano una condanna esemplare, con pene fino a 12 anni di reclusione, a carico degli imputati per uno stupro commesso nell’aprile dello scorso anno ai danni di una ragazza appositamente drogata prima del fatto, come documentato da un filmato, poi proiettato in udienza, ripreso all’interno di un locale meneghino.

Tale reato esprime un profondo disprezzo verso il nostro prossimo, relegato a mero oggetto.

Un disvalore sociale peraltro naturalisticamente inferiore rispetto a quello che si manifesta con un atto abortivo, in cui la vittima viene addirittura soppressa da chi la dovrebbe proteggere, di regola con la complicità di altre persone, atto che l’ideologismo comunistoide imperante, tradottosi nella 194, considera non solo degno di essere legalizzato, ma espressione di un sacrosanto diritto civile.

Proprio la maggiore gravità dell’aborto rispetto allo stupro rende tanto più ingiustificabile la prima condotta anche quando sia compiuta a seguito della seconda, in quanto un atto non può in alcun modo essere giustificato da altro atto precedente meno grave, a maggior ragione se commesso ai danni di un innocente che nessuna responsabilità ha nella causazione del primo evento.

La tesi secondo cui una donna non deve essere costretta a far nascere ed accettare il figlio del proprio carnefice è tanto più fragile, se è vero che tale condizione è molto diffusa senza per nulla rappresentare un’anomalia, in quanto ad esempio comune a buona parte dei figli di coniugi separati o comunque di ex coppie, non solo accettati ma spesso adorati da genitori che si detestano tra loro.

Dopo aver ricordato che il primo paese al mondo che ha legalizzato l’aborto volontario, principio recepito solo decenni dopo dallo stato liberale, è stato nel 1921 l’Unione Sovietica, che la 194 è entrata in vigore con il 70% dei voti favorevoli espressi da parlamentari eletti nelle liste dell’ex Pci (con il voto contrario di Dc e Msi, che poi invitarono gli elettori a votare per l’abrogazione di tale legge nel referendum del 1981) e che le contestazioni che riceviamo provengono significativamente e sistematicamente da quella parte politica, il giorno in cui l’aborto volontario sarà di nuovo reato in Italia avremo compiuto un passo importante verso la decomunistizzazione sostanziale del nostro paese.

Avv. Pietro Guerini – Presidente nazionale Comitato NO194 ed omonima associazione

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FELICITAZIONI AL NEO-MINISTRO LORENZO FONTANA, ISCRITTO AL NOSTRO COMITATO NO194

Ritengo doveroso rivolgere al neo-Ministro Lorenzo Fontana le più vive felicitazioni per la Sua nomina a capo del dicastero per la Famiglia e la Disabilità, essendo iscritto dall’anno 2011 al nostro Comitato, che fondai da solo il 18-7-2009, finalizzato all’abrogazione referendaria della legge 194 e che conta oltre 30.000 aderenti.

Iscrizione, in particolare, che raccolsi personalmente di fronte ad una chiesa a Desenzano in data 28-5-2011 verso le ore 12 in occasione di un evento pro-life, naturalmente con sottoscrizione manuale da parte dell’interessato del relativo modulo, che ho davanti ai miei occhi mentre scrivo la presente, e autorizzazione da parte dello stesso alla pubblicazione del nominativo.

Trattasi quindi di uno di noi ben orgoglioso di esserlo.

Questa circostanza dimostra quanto fu opportuna nel metodo e nel merito la scelta del sottoscritto, ferma restando l’apartiticità del nostro Comitato, di appoggiare in campagna elettorale tre forze politiche (Forza Nuova, unico partito antiabortista sulla scena, Lega e Fratelli d’Italia, le due formazioni meno laiciste tra quelle con possibilità di accesso alle camere), tra cui la seconda di militanza del neo-Ministro, nella consapevolezza che non tutti i partiti sono uguali e pur essendo ben cosciente che il mondo della politica e gli ambienti parlamentari ci sono ostili.

La nostra battaglia è e rimane durissima, l’unica via per ottenere il nostro obiettivo è quella referendaria, perché mai una maggioranza parlamentare abrogherà la 194, ma avere a capo di un dicastero una persona sulle nostre posizioni è una grossa soddisfazione, che voglio condividere con i nostri militanti che in questi anni hanno lavorato con me, anche partecipando ai nostri eventi.

Il prossimo dei quali, lo ricordo, è la 9 ore nazionale di preghiera per l’abrogazione della 194 che si svolgerà sabato prossimo 9-6-2018, dalle 9 alle 18, a Bologna, in piazza S. Giovanni in Monte, vicino alla Basilica di S. Stefano, a cui si può partecipare anche parzialmente

Avv. Pietro Guerini – Presidente nazionale Comitato NO194 ed omonima associazione

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