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NUOVO REFERENDUM ABROGATIVO DELLA L. 194 IN MATERIA DI ABORTO : PER QUALE MOTIVO LA 12 ORE DI PREGHIERA PER LA VITA ORGANIZZATA DA NO194 SUSCITA CONTROMANIFESTAZIONI

Come ogni primo sabato dei mesi dispari , si è svolta il 2 marzo scorso , dalle ore 9 alle ore 21 , la nostra 12 ore di preghiera per la Vita all’esterno del S. Anna di Torino , della Mangiagalli di Milano, dell’ospedale civile di Padova , del S. Anna di Caserta e del Garibaldi-Nesima di Catania , mentre dopo 3 giorni si è tenuta una manifestazione analoga all’esterno del S. Filippo Neri di Roma.

Il prossimo appuntamento è per sabato 4 maggio 2013 , sempre ore 9-21 .

Questo evento suscita crescenti contromanifestazioni rabbiose .

Si veda per tutte quella padovana (http://video.gelocal.it/mattinopadova/locale/padova-e-scontro-sull-aborto-davanti-all-ospedale/9549/9561., la meglio documentata a nostra disposizione .

Ora , per quale motivo la nostra protesta suscita questo tipo di reazioni ?

1 ) Da escludere dovrebbero essere le modalità scelte .

La preghiera è una pratica adottata in mille altri eventi in tema di difesa della Vita ed è atto pacifico per antonomasia , nella sua straordinaria carica spirituale e nella sua assoluta passività fisica .

Ecco , piuttosto può essere quest’ultima ad originare paradossale aggressività , soprattutto in coloro che appartengono ad aree culturali notoriamente sensibili ad azioni eroiche ispirate alla logica del trenta contro uno , ben note a coloro che frequentavano scuole e fabbriche negli anni settanta .

Il cattolico pregante ( o meglio , orante ) viene visto come naturale interprete della logica del porgi l’altra guancia , vittima sacrificale delle frustrazioni dei suoi avversari , soggetto che si può liberamente insultare se non aggredire fisicamente e che ha delegato la funzione intellettiva al Vaticano .

Proprio il Vaticano è uno dei bersagli di questi contestatori , per quanto la nostra forma di manifestazione sia finalizzata non ad affermare un’appartenenza religiosa , ma ad indurre a riflettere sul fatto che gli abortiti non si smaterializzano , ma vengono soppressi in luoghi ben precisi , dove il profitto prevale nel modo più radicale sulla Vita umana .

Ricordo che da quando è stata legalizzata l’interruzione volontaria di gravidanza in Italia , noi contribuenti abbiamo versato un minimo di 7 800 milioni di euro ( oltre 15 000 miliardi di vecchie lire ) per consentire la soppressione di nostri simili ( l’aborto è assolutamente gratuito per il privato , secondo il Ministero della Salute dal 1978 sono stati praticati 6 milioni di aborti , il costo minimo di ciascuno dei quali è pari ad € 1 300 ) .

Somme che di fatto non si sono volatilizzate , ma che hanno arricchito e di molto parecchia gente , come agevolmente intuibile anche per coloro che , consapevolmente o meno , fungono da servi di potenti lobbies .

2 ) Il motivo di queste rabbiose reazioni è rappresentato , sin troppo evidentemente , dall’iniziativa referendaria sottesa alle 12 ore , organizzate per sensibilizzare l’evento di cui siamo promotori e che auspichiamo porti all’abrogazione della 194 .

E lo si nota chiaramente ascoltando le dichiarazioni dei nostri contestatori , che in taluni casi non ci hanno ancora ben identificato , ma che stanno imparando a considerarci come un elemento di rottura rispetto al pro life che hanno conosciuto in questi decenni .

E’ finito l’antiabortismo italiano omeopatico , il pro life nella migliore delle ipotesi cattocomunista e compromesso con il potere , facilone e superficiale, talvolta furbesco ed affaristico , con i relativi cantori e “ laudatores “ , oggi emarginati in una sparuta minoranza del 20% .

Non è inneggiando genericamente e populisticamente all’ovvio ( viva la Vita , l’amore , la pace , la gioia , il cielo azzurro , il sole e il cioccolato ) che si afferma qualcosa di significativo , ma è toccando i diritti altrui , se questi diritti collidono con quelli dei più deboli .

Così come è stato legale in URSS sopprimere 6 milioni di Kulaki ( secondo Conquest , un numero superiore sostengono gli altri storici più accreditati ) in quanto piccoli proprietari terrieri e per Hitler eliminare 6 milioni di ebrei in quanto ebrei , dobbiamo far sì che al più presto nel nostro paese non sia più legale annientare altri concepiti in aggiunta a quei 6 milioni già soppressi in quanto concepiti.

Gli intelligentoni abortisti guardino quel filmato e riflettano su chi , incappucciato e no , rappresenta la loro avanguardia .

I sostenitori del liberalismo , studiando la storia , abbiano modo di rendersi conto di come sotto questo profilo i loro ideali siano stati contaminati dal marxismo , che per primo , tramite Lenin in URSS , legalizzò nel 1921 l’aborto , negando il diritto fondamentale dell’uomo , quello di nascere .

Un’ideologia radicalmente liberticida ( quindi l’opposto di quella liberale ) , non solo sotto il profilo politico , ma anche economico ( divieto di proprietà e di svolgere attività di lavoro autonomo ) e religioso ( divieto di professare e propagandare la propria fede ) , e assai predisposta alla logica dello sterminio di massa , come dimostrano i 100 milioni di sue vittime certe che si contavano nel 1989 , dato ampiamente cresciuto in questo quarto di secolo .

Così come cinicamente egoista è il femminismo , nel momento in cui rivendica il diritto di sopprimere donne già durante il concepimento ( in Italia 3 milioni dal 1978 , sempre secondo i dati del Ministero della Salute , se è vero che il 50% delle gravidanze si traduce nella nascita di una femmina ) , atto più radicalmente antifemminile di qualsiasi atto maschilista e di qualsiasi forma di femminicidio , che nella sua vigliacca brutalità non sopprime l’esistenza intera di una donna .

Chiediamo alle forze dell’ordine di salvaguardare il diritto di manifestare il nostro pensiero , riconosciuto dall’art. 21 della Costituzione , e di professare la nostra fede , in linea con il disposto dell’art. 19 della Carta , allontanando e comunque tenendo a debita distanza coloro che intendono violare questi princìpi attraverso contromanifestazioni non autorizzate , analogamente a quanto viene loro garantito in occasione delle proprie più o meno pacifiche proteste .

E chiediamo a tutti di unirsi a noi , in adesione alla nostra ferma presa di posizione contro quella legge e alla concreta e non demagogica iniziativa diretta alla sua abrogazione per via referendaria , partecipando alla 12 ore del 4 maggio 2013 e iscrivendosi a NO194 attraverso il sito www.no194.org .

Pietro Guerini – Presidente e Portavoce nazionale NO194

Pubblicato il 26-3-2013 da www.prolifenews.it

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NUOVO REFERENDUM ABROGATIVO DELLA L. 194 IN MATERIA DI ABORTO : L’AVALLO UFFICIALE DELLA CEI E NO194 , QUALE ORGANISMO CHE COMPRENDE L’80% DEGLI ISCRITTI A GRUPPI PROLIFE NAZIONALI , COME VINCENTE ANTIDOTO AL CATTOCOMUNISMO DILAGANTE

1 ) Come più volte ribadito , alla nostra iniziativa referendaria ho dato da subito un’impronta razional-giuridica e non religiosa , essendo ispirata dall’obiettivo di fondo caratterizzato non dall’evangelizzazione di un popolo ma dall’incremento della civiltà giuridica del nostro paese , che si traduce nel tentativo di assicurare una tutela giuridica ai più deboli tra di noi , i concepiti , mediante il riconoscimento del diritto di nascita .

E’ innegabile , peraltro , che tale battaglia ha un contenuto spirituale molto forte che certo non dispiace a chi come il sottoscritto , cattolico , attinse ai valori della propria fede per vivere da ragazzino come una sconfitta l’esito della prima consultazione del 1981 .

Appare , quindi , significativa la recente presa di posizione ufficiale sulla nostra operazione della CEI , pubblicata sui nostri siti , tra cui www.no194.org , attraverso il quale si raccolgono le adesioni all’operazione referendaria .

In tale nota vengono affermati due princìpi , uno generale e uno specifico , che riportiamo testualmente :

a ) “ Il Magistero della Chiesa sul doloroso problema dell’aborto richiede indubbiamente consapevolezza e impegno da parte di tutti i cittadini nel contrastare tale pratica , inaccettabile in quanto contraria al valore primario ed irrinunciabile del rispetto di ogni vita umana fin dal concepimento “ ;

b ) “ La vostra iniziativa si colloca in questo quadro di impegno condiviso , ritenendo di poter individuare nella via referendaria lo strumento più appropriato , nonostante i ben noti esiti sfavorevoli di analoghe precedenti iniziative “ .

Netta non solo la condanna dell’aborto ( che di per sé assumerebbe per qualche mente superficiale un significato esaustivo di ogni questione in materia ) , ma anche della legge che ha legalizzato , della quale , inoltre , si invoca la necessaria abrogazione e , infine e per giunta , con lo strumento referendario .

Non siamo , dunque , un branco ( molto numeroso , peraltro  oltre 14 000 persone ) di estremisti esaltati , siamo semplicemente cittadini in linea con l’orientamento anche attuale della Chiesa , che chiama a raccolta “ tutti i cittadini “ affinché si attivino nella nostra direzione .

Chi , da cattolico , non la condivide è in contrasto con l’istituzione ecclesiastica , oltreché , soprattutto , con i Pontefici .

Il 22 maggio 2003 , in occasione del venticinquesimo anniversario dall’entrata in vigore della 194 , Papa Giovanni Paolo II dichiarò : “ Non può esserci pace autentica senza il rispetto della Vita , specie se innocente e indifesa come quella dei bambini non ancora nati . “ , “ Nessuna azione per la pace può essere efficace se non ci si oppone con la stessa forza agli attacchi contro la Vita in ogni sua fase , dal suo sorgere sino al naturale tramonto “ .

Del resto nella “ Evangelium vitae “ del 1995 , il Pontefice polacco affermò inequivocabilmente che “ L’aborto procurato è l’uccisione deliberata e diretta , comunque venga attuata , di un essere umano nella fase iniziale della sua esistenza , compresa tra il concepimento e la nascita “ .

Papa Benedetto XVI  , in occasione del trentennale dall’entrata in vigore della legge che vogliamo abrogare , quindi il 22 maggio 2008 , non fece certo affermazioni di tenore diverso : “ L’aver permesso di ricorrere all’interruzione volontaria di gravidanza ha aperto un’ulteriore ferita nella nostra società. Difendere la Vita umana è diventato oggi praticamente più difficile , perché si è creata una mentalità di progressivo svilimento del suo valore “ , “ Da quando in Italia è stato legalizzato l’aborto ne è derivato un minor rispetto per la persona umana , valore che sta alla base di ogni civile convivenza , al di là di ogni fede “ .

Di recente , il 27 febbraio 2011 , Sua Santità ha sottolineato come “ L’aborto non è mai terapeutico, i medici che convincono le donne ad abortire le ingannano “ .

Come si può notare , la condanna espressa dal vertice assoluto della Chiesa cattolica è , del pari , rivolta non solo contro l’aborto , ma pure esplicitamente contro la legge 194 .

Circa i quesiti referendari , il nostro massimale è in linea con la posizione addirittura di Pio XII , che riteneva l’aborto legittimo solo nel caso estremo , e sempre più raro in concreto con i progressi della medicina , che dalla gravidanza o dal parto potesse derivare un serio pericolo per la Vita della donna , e il minimale con il punto 73 della stessa enciclica ora citata , che impone al parlamentare , in presenza di impedimenti ad una abrogazione totale della legge , di migliorarla .

Rispetto all’opinione agli aspiranti papi laici , che credono a sproposito di parlare a nome della Chiesa , preferisco quella dei Papi autentici e della CEI .

La quale ultima ( a differenza di quanto avvenuto nelle due precedenti edizioni della Marcia della Vita , prima della svolta abrogazionista di quest’anno ) non ci censura ( impedendoci di parlare anche per soli 10 minuti su 4 ore di conferenza a margine dell’evento ) , ma approva espressamente la nostra iniziativa .

Da oggi ogni timore interno alla Chiesa nell’appoggiarci è anche contro la CEI .

Sta , poi , al singolo componente del mondo ecclesiastico decidere se obbedire ai Papi ed alla CEI o a Don Gallo , sacerdote significativamente molto ospitato nelle tribune televisive , con interventi corredati da applausi scroscianti del pubblico in sala , sempre “politicamente correttissimo“ .

2 ) Di contro , le recenti elezioni ci consegnano un paese ancor più ( se mai possibile ) dominato da una classe dirigente ispirata a princìpi laicisti più che laici o solo nominalmente cattolici .

Mentre qualche illuminato pro life spera in un’abrogazione parlamentare della 194 , di fatto sono rappresentati nelle due camere due partiti laico-moderati , uno di sinistra ed uno populista di estrema sinistra , che candiderà Dario Fo come Capo dello Stato ( e le cui celebrate aperture a Casa Pound hanno riguardato un movimento favorevole al diritto di scelta della donna in materia di aborto , alle unioni civili e forse anche al matrimonio omosessuale ) .

Il che non potrà che aver ripercussioni sul piano dell’attività legislativo-parlamentare .

Lo strapotere di questa classe parlamentar-culturale ha contaminato anche parte di coloro che , per professata fede , dovrebbero difendere valori ( civici o religiosi ) assoluti come quello della sacralità della Vita , secondo una commistione ibrida presente da tempo in Europa e anche nel nostro paese .

Mentre la coscienza popolare nazionale è ancora caratterizzata da una genuina sensibilità verso valori assoluti , religiosamente o civicamente intesi , gli ambiti culturali e di potere sono gestiti in modo pressoché omogeneo da quella classe dirigente .

Anche il prolife nazionale ha ampiamente risentito di questo vento , prima che esso venisse perentoriamente spazzato dall’esplosione della nostra organizzazione , che , con 14 000 iscritti , comprende l’80% degli aderenti a gruppi dichiaratamente rientranti nell’area .

Da cui il carattere esilarante dell’asserzione secondo cui noi saremmo isolati all’interno dello stesso pro life italiano .

E si badi bene , un conto è aderire al comitato per la pace , la vita , l’amore , il sole , il cielo azzurro ( partecipando alle relative marce ) , un conto è agire in vista di un evento concreto ( referendum abrogativo di una legge ) rispondente ad un progetto definito in dettaglio .

Tanto più quella definizione è specifica , tanto più si moltiplicano i distinguo , basti pensare a quelli ( sia pur numericamente irrilevanti ) insorti a seguito della presentazione da parte nostra addirittura dei quesiti referendari .

Chi aderisce a NO194 sa perfettamente cosa vogliamo e dove vogliamo arrivare .

Quindi non vi può essere adesione più inequivocabile e significativa .

Orbene , quando mi sono approcciato a questo mondo ho trovato segni indelebili di un relativismo di stampo cattocomunista stridente con il carattere assoluto e non ibrido che riveste in sé la difesa della Vita umana dal suo stesso concepimento e , come visto , con la posizione della CEI .

Come definire altrimenti la presidenza di Scienza e Vita assegnata alla allora parlamentare del Pd Binetti o l’appoggio ricevuto da ambienti pro life dalla candidata ultrabortista di sinistra Mercedes Bresso alla presidenza della regione Piemonte ?

E , in seguito , come definire il relativismo politicamente corretto sulla 194 affermato a chiare lettere in passaggi di articoli da noi più volte menzionati da colui che è stato descritto come l’organizzatore delle prime due edizioni della Marcia per la Vita , finalizzato anche ad ottenere la partecipazione all’evento di politici ( tra cui quella celebrata della stessa on. Binetti , guarda caso , ancora lo scorso anno ) , come rivelato nel corso di una conferenza del giugno 2012 ( la cui registrazione è riportata su You Tube ) da uno dei fattivi organizzatori romani di quella Marcia ?

Quella impostazione domina buona parte della stampa sedicente cattolica e condiziona i comportamenti di parecchi tra coloro che quei valori assoluti in teoria dovrebbero difendere , timorosi delle reazioni che una loro difesa coerente o soprattutto concreta può suscitare .

Da parte nostra abbiamo provveduto a bonificare con quella coerenza e concretezza un ambito che grazie a tale azione da pro life sta diventando antiabortista , quindi abrogazionista , non esistendo un antiabortismo che non sia abrogazionista , come da dizionario .

Di qui , ad esempio , le recenti dichiarazioni della portavoce della Marcia stessa , ora dichiarata aperta a tutti e ispirata ad un’abrogazione della 194 , e di qui la nascita di una rivista che sostiene la nostra linea , pubblicando non a caso i nostri pezzi .

Rimangono isolati e , comunque , nettamente minoritari i relativisti etici e coloro che , magari pur dichiarandosi tradizionalisti , tra irrisione degli individui per le loro caratteristiche naturali e confusione tra disgrazie umane e castighi divini , nulla hanno compreso di questo scontro interno al pro life nazionale , in attesa che qualcuno gliene spieghi il contenuto .

3 ) Per concludere , a titolo strettamente personale , in vista del Conclave , auspico l’elezione di un Pontefice ( quali potrebbero essere gli arcivescovi di New York Timothy Dolan o di Boston Sean Patrick O’Malley , quest’ultimo un cardinale cappuccino ) che per nazionalità ed origine possa favorire l’espansione della religione cattolica nel territorio della prima potenza mondiale ( almeno tra quelle in cui non è vigente l’ateismo di stato ) e lo smantellamento del regime di apartheid che la comunità cattolica ( ormai maggioritaria ) subisce a casa propria in una delle 4 regioni dell’isola verde .

Sicuramente , in ogni caso , verrà effettuata una scelta qualificata e di grande spessore .

Pietro Guerini – Presidente e Portavoce nazionale NO194

Pubblicato il 28-2-2013

 

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