NUOVO REFERENDUM ABROGATIVO DELLA L. 194 IN MATERIA DI ABORTO : L’AVALLO UFFICIALE DELLA CEI E NO194 , QUALE ORGANISMO CHE COMPRENDE L’80% DEGLI ISCRITTI A GRUPPI PROLIFE NAZIONALI , COME VINCENTE ANTIDOTO AL CATTOCOMUNISMO DILAGANTE
1 ) Come più volte ribadito , alla nostra iniziativa referendaria ho dato da subito un’impronta razional-giuridica e non religiosa , essendo ispirata dall’obiettivo di fondo caratterizzato non dall’evangelizzazione di un popolo ma dall’incremento della civiltà giuridica del nostro paese , che si traduce nel tentativo di assicurare una tutela giuridica ai più deboli tra di noi , i concepiti , mediante il riconoscimento del diritto di nascita .
E’ innegabile , peraltro , che tale battaglia ha un contenuto spirituale molto forte che certo non dispiace a chi come il sottoscritto , cattolico , attinse ai valori della propria fede per vivere da ragazzino come una sconfitta l’esito della prima consultazione del 1981 .
Appare , quindi , significativa la recente presa di posizione ufficiale sulla nostra operazione della CEI , pubblicata sui nostri siti , tra cui www.no194.org , attraverso il quale si raccolgono le adesioni all’operazione referendaria .
In tale nota vengono affermati due princìpi , uno generale e uno specifico , che riportiamo testualmente :
a ) “ Il Magistero della Chiesa sul doloroso problema dell’aborto richiede indubbiamente consapevolezza e impegno da parte di tutti i cittadini nel contrastare tale pratica , inaccettabile in quanto contraria al valore primario ed irrinunciabile del rispetto di ogni vita umana fin dal concepimento “ ;
b ) “ La vostra iniziativa si colloca in questo quadro di impegno condiviso , ritenendo di poter individuare nella via referendaria lo strumento più appropriato , nonostante i ben noti esiti sfavorevoli di analoghe precedenti iniziative “ .
Netta non solo la condanna dell’aborto ( che di per sé assumerebbe per qualche mente superficiale un significato esaustivo di ogni questione in materia ) , ma anche della legge che ha legalizzato , della quale , inoltre , si invoca la necessaria abrogazione e , infine e per giunta , con lo strumento referendario .
Non siamo , dunque , un branco ( molto numeroso , peraltro oltre 14 000 persone ) di estremisti esaltati , siamo semplicemente cittadini in linea con l’orientamento anche attuale della Chiesa , che chiama a raccolta “ tutti i cittadini “ affinché si attivino nella nostra direzione .
Chi , da cattolico , non la condivide è in contrasto con l’istituzione ecclesiastica , oltreché , soprattutto , con i Pontefici .
Il 22 maggio 2003 , in occasione del venticinquesimo anniversario dall’entrata in vigore della 194 , Papa Giovanni Paolo II dichiarò : “ Non può esserci pace autentica senza il rispetto della Vita , specie se innocente e indifesa come quella dei bambini non ancora nati . “ , “ Nessuna azione per la pace può essere efficace se non ci si oppone con la stessa forza agli attacchi contro la Vita in ogni sua fase , dal suo sorgere sino al naturale tramonto “ .
Del resto nella “ Evangelium vitae “ del 1995 , il Pontefice polacco affermò inequivocabilmente che “ L’aborto procurato è l’uccisione deliberata e diretta , comunque venga attuata , di un essere umano nella fase iniziale della sua esistenza , compresa tra il concepimento e la nascita “ .
Papa Benedetto XVI , in occasione del trentennale dall’entrata in vigore della legge che vogliamo abrogare , quindi il 22 maggio 2008 , non fece certo affermazioni di tenore diverso : “ L’aver permesso di ricorrere all’interruzione volontaria di gravidanza ha aperto un’ulteriore ferita nella nostra società . Difendere la Vita umana è diventato oggi praticamente più difficile , perché si è creata una mentalità di progressivo svilimento del suo valore “ , “ Da quando in Italia è stato legalizzato l’aborto ne è derivato un minor rispetto per la persona umana , valore che sta alla base di ogni civile convivenza , al di là di ogni fede “ .
Di recente , il 27 febbraio 2011 , Sua Santità ha sottolineato come “ L’aborto non è mai terapeutico, i medici che convincono le donne ad abortire le ingannano “ .
Come si può notare , la condanna espressa dal vertice assoluto della Chiesa cattolica è , del pari , rivolta non solo contro l’aborto , ma pure esplicitamente contro la legge 194 .
Circa i quesiti referendari , il nostro massimale è in linea con la posizione addirittura di Pio XII , che riteneva l’aborto legittimo solo nel caso estremo , e sempre più raro in concreto con i progressi della medicina , che dalla gravidanza o dal parto potesse derivare un serio pericolo per la Vita della donna , e il minimale con il punto 73 della stessa enciclica ora citata , che impone al parlamentare , in presenza di impedimenti ad una abrogazione totale della legge , di migliorarla .
Rispetto all’opinione agli aspiranti papi laici , che credono a sproposito di parlare a nome della Chiesa , preferisco quella dei Papi autentici e della CEI .
La quale ultima ( a differenza di quanto avvenuto nelle due precedenti edizioni della Marcia della Vita , prima della svolta abrogazionista di quest’anno ) non ci censura ( impedendoci di parlare anche per soli 10 minuti su 4 ore di conferenza a margine dell’evento ) , ma approva espressamente la nostra iniziativa .
Da oggi ogni timore interno alla Chiesa nell’appoggiarci è anche contro la CEI .
Sta , poi , al singolo componente del mondo ecclesiastico decidere se obbedire ai Papi ed alla CEI o a Don Gallo , sacerdote significativamente molto ospitato nelle tribune televisive , con interventi corredati da applausi scroscianti del pubblico in sala , sempre “politicamente correttissimo“ .
2 ) Di contro , le recenti elezioni ci consegnano un paese ancor più ( se mai possibile ) dominato da una classe dirigente ispirata a princìpi laicisti più che laici o solo nominalmente cattolici .
Mentre qualche illuminato pro life spera in un’abrogazione parlamentare della 194 , di fatto sono rappresentati nelle due camere due partiti laico-moderati , uno di sinistra ed uno populista di estrema sinistra , che candiderà Dario Fo come Capo dello Stato ( e le cui celebrate aperture a Casa Pound hanno riguardato un movimento favorevole al diritto di scelta della donna in materia di aborto , alle unioni civili e forse anche al matrimonio omosessuale ) .
Il che non potrà che aver ripercussioni sul piano dell’attività legislativo-parlamentare .
Lo strapotere di questa classe parlamentar-culturale ha contaminato anche parte di coloro che , per professata fede , dovrebbero difendere valori ( civici o religiosi ) assoluti come quello della sacralità della Vita , secondo una commistione ibrida presente da tempo in Europa e anche nel nostro paese .
Mentre la coscienza popolare nazionale è ancora caratterizzata da una genuina sensibilità verso valori assoluti , religiosamente o civicamente intesi , gli ambiti culturali e di potere sono gestiti in modo pressoché omogeneo da quella classe dirigente .
Anche il prolife nazionale ha ampiamente risentito di questo vento , prima che esso venisse perentoriamente spazzato dall’esplosione della nostra organizzazione , che , con 14 000 iscritti , comprende l’80% degli aderenti a gruppi dichiaratamente rientranti nell’area .
Da cui il carattere esilarante dell’asserzione secondo cui noi saremmo isolati all’interno dello stesso pro life italiano .
E si badi bene , un conto è aderire al comitato per la pace , la vita , l’amore , il sole , il cielo azzurro ( partecipando alle relative marce ) , un conto è agire in vista di un evento concreto ( referendum abrogativo di una legge ) rispondente ad un progetto definito in dettaglio .
Tanto più quella definizione è specifica , tanto più si moltiplicano i distinguo , basti pensare a quelli ( sia pur numericamente irrilevanti ) insorti a seguito della presentazione da parte nostra addirittura dei quesiti referendari .
Chi aderisce a NO194 sa perfettamente cosa vogliamo e dove vogliamo arrivare .
Quindi non vi può essere adesione più inequivocabile e significativa .
Orbene , quando mi sono approcciato a questo mondo ho trovato segni indelebili di un relativismo di stampo cattocomunista stridente con il carattere assoluto e non ibrido che riveste in sé la difesa della Vita umana dal suo stesso concepimento e , come visto , con la posizione della CEI .
Come definire altrimenti la presidenza di Scienza e Vita assegnata alla allora parlamentare del Pd Binetti o l’appoggio ricevuto da ambienti pro life dalla candidata ultrabortista di sinistra Mercedes Bresso alla presidenza della regione Piemonte ?
E , in seguito , come definire il relativismo politicamente corretto sulla 194 affermato a chiare lettere in passaggi di articoli da noi più volte menzionati da colui che è stato descritto come l’organizzatore delle prime due edizioni della Marcia per la Vita , finalizzato anche ad ottenere la partecipazione all’evento di politici ( tra cui quella celebrata della stessa on. Binetti , guarda caso , ancora lo scorso anno ) , come rivelato nel corso di una conferenza del giugno 2012 ( la cui registrazione è riportata su You Tube ) da uno dei fattivi organizzatori romani di quella Marcia ?
Quella impostazione domina buona parte della stampa sedicente cattolica e condiziona i comportamenti di parecchi tra coloro che quei valori assoluti in teoria dovrebbero difendere , timorosi delle reazioni che una loro difesa coerente o soprattutto concreta può suscitare .
Da parte nostra abbiamo provveduto a bonificare con quella coerenza e concretezza un ambito che grazie a tale azione da pro life sta diventando antiabortista , quindi abrogazionista , non esistendo un antiabortismo che non sia abrogazionista , come da dizionario .
Di qui , ad esempio , le recenti dichiarazioni della portavoce della Marcia stessa , ora dichiarata aperta a tutti e ispirata ad un’abrogazione della 194 , e di qui la nascita di una rivista che sostiene la nostra linea , pubblicando non a caso i nostri pezzi .
Rimangono isolati e , comunque , nettamente minoritari i relativisti etici e coloro che , magari pur dichiarandosi tradizionalisti , tra irrisione degli individui per le loro caratteristiche naturali e confusione tra disgrazie umane e castighi divini , nulla hanno compreso di questo scontro interno al pro life nazionale , in attesa che qualcuno gliene spieghi il contenuto .
3 ) Per concludere , a titolo strettamente personale , in vista del Conclave , auspico l’elezione di un Pontefice ( quali potrebbero essere gli arcivescovi di New York Timothy Dolan o di Boston Sean Patrick O’Malley , quest’ultimo un cardinale cappuccino ) che per nazionalità ed origine possa favorire l’espansione della religione cattolica nel territorio della prima potenza mondiale ( almeno tra quelle in cui non è vigente l’ateismo di stato ) e lo smantellamento del regime di apartheid che la comunità cattolica ( ormai maggioritaria ) subisce a casa propria in una delle 4 regioni dell’isola verde .
Sicuramente , in ogni caso , verrà effettuata una scelta qualificata e di grande spessore .
Pietro Guerini – Presidente e Portavoce nazionale NO194
Pubblicato il 28-2-2013