Archive for Gennaio, 2014

L’ABROGAZIONE REFERENDARIA DELLA 194 E IL BLOCCO SOCIO-CULTURALE CHE DIFENDE LA LEGGE : DAL NEOCOMUNISMO FEMMINISTA AL PRO LIFE OMEOPATICO

La 194 ha tanti difensori , alcuni noti , altri insospettabili .

Nelle nostre manifestazioni di preghiera ci imbattiamo talvolta in gruppuscoli riconducibili alla galassia femminista che contestano le nostre idee e le nostre pratiche religiose .

Il femminismo rappresenta la branca sessista dell’ideologia neocomunista e si caratterizza per un esilarante e difficilmente ripetibile coacervo di contraddizioni .

a ) Un esempio in tal senso è già rilevabile dai titoli dei due brani più gettonati della band punk-rock femminista storica comparsa a cavallo tra gli anni settanta ed ottanta, le Kandeggina Gang , la cui cantante era la oggi imprenditrice milionaria Jo Squillo : Violentami, inno alla libertà e voracità sessuale , e Orrore , con cui si denuncia la fissazione sessuale maschile .

In effetti , il femminismo è una fusione tra libertinismo e bigottismo estremi .

b ) Altra dimostrazione di assoluta incoerenza è rappresentata dal rapporto con la religione .

Dal neocomunismo da cui derivano , le femministe hanno acquisito una cristiano-fobia assoluta ( che si è espressa nel corso della storia attraverso lo sterminio di molti credenti e religiosi, alcuni dei quali oggi paiono essere riconoscenti per questo precedente ) a cui associano l‘orgogliosa difesa dei diritti delle comunità mussulmane , che non sembrano caratterizzarsi per una concezione della donna perfettamente coincidente con la loro.

c ) Grande è l’attenzione verso i temi sociali , con particolare sensibilità per il problema della casa .

Per risolvere il quale essi occupano abusivamente ed a spese nostre abitazioni demaniali e appartamenti pubblici sottraendoli alla povera gente a cui dovrebbero essere assegnati .

Il tutto spesso con la copertura delle istituzioni che dovrebbero tutelare i beni della collettività, secondo quanto denunciato da un politico milanese con riferimento ai nostri antagonisti all’esterno del Niguarda durante le 9 ore meneghine , ben appoggiati dal sindaco Pisapia che ha regolarizzato in data 29-9-2011 la specifica occupazione da loro posta in essere (si veda al riguardo http://www.ilgiornale.it/news/milano/militanti-pro-life-aggrediti-e-insultati-dai-centri-sociali-980363.html ) , ai quali , tra l’altro , le forze dell’ordine consentono talora in via di fatto insolitamente privilegiata di stazionare ad un metro da noi con manifestazioni non autorizzate , come avvenuto lo scorso 4-1-14 , non solo ponendo in essere un’attività di disturbo , ma creando le premesse per incidenti non verificatisi solo per il nostro senso di responsabilità , nonostante la condotta avversa e l‘infelice gestione della situazione .

d )  In tali movimenti vi è una forte componente di ribellismo e di negazione dell’autorità e delle regole , che però invocano per contestare la legalità della condotta dei loro avversari politici .

e ) Deciso è il rigetto della violenza e della guerra , da cui il loro tradizionale pacifismo .

Va da sè che nel nostro paese da decenni tutto il terrorismo eversivo e lo squadrismo di piazza di matrice politica provengono da quell’area , come confermano le relazioni periodiche del Viminale .

f ) Ma il femminismo è , anzitutto , difesa dei diritti della donna .

Escluso quello di nascere che è il presupposto di tutti , contro il quale si accaniscono con un’intensità assoluta .

g ) Intensità pari a quella rivolta contro la drammatica piaga del femminicidio .

Anche se nessun atto di femminicidio si traduce nella negazione dell’intera vita della donna , ad accezione dell’aborto , che rappresenta per loro un esempio di emancipazione femminile da tutelare legalmente in modo del tutto libero .

h ) Nemico storico di questi gruppi è rappresentato dalle multinazionali e dai centri di potere economico , che schiaccerebbero la persona secondo la logica del profitto .

Di fatto la loro azione sul tema dell’aborto è parallela agli interessi delle strutture ospedaliere e delle case farmaceutiche che non disdegnano finanziamenti a questi gruppi .

Sappiamo che un aborto costa alla collettività dagli € 1 300 agli € 5 000 , soldi spesi dai contribuenti per pagare l’interruzione di gravidanza di chiunque , anche di una milionaria .

Se moltiplichiamo anche solo il costo minimo ( quindi € 1 300 ) per 6 milioni di aborti ufficiali dall’entrata in vigore della 194 ad oggi secondo i dati ministeriali si ottiene il totale pari a 7 miliardi e mezzo di euro , vale a dire quasi 15 mila miliardi di vecchie lire .

Il tutto in spregio totale della persona ed a favore del profitto .

Del resto , l’intreccio tra abortismo ideologico ed economico è stato denunciato e documentato in mille casi ( si veda , ad esempio , al riguardo il libro di Danilo Quinto ” Da servo di Pannella a figlio libero di Dio”, pagg. 26-27 ).

Cambiando fronte , taluni paladini della vita sostengono che l’orribile legge 194 andrebbe sconfitta con una grande operazione culturale di indottrinamento di massa , che si realizzerebbe attraverso l’attività di vendita di libri che li vede direttamente protagonisti quali autori o mediatori .

Una linea che viene sostenuta da un giro di 4-5 siti , i quali censurano operazioni come la nostra , evidentemente perché un’azione diretta all’abrogazione effettiva della 194 non è di loro interesse , anzi viene vista come di disturbo , in quanto rivela cosa significhi essere antiabortista e come sia fuorviante e sicuramente non meno velleitaria di un referendum abrogativo una linea diretta a contrastare con qualche libro lo strapotere mediatico abortista .

Arricchire culturalmente è positivo , ma , se ci si limita a ciò osteggiando le operazioni che sono in linea con quanto si sostiene nelle proprie pubblicazioni , di fatto si crea il mito dell’intoccabilità di ciò che si critica , il che dovrebbe condizionare negativamente proprio l’area che dovrebbe sostenere queste operazioni .

A giustificazione di questa contraddittoria condotta si ricorre ad attacchi personali ( effettuati per lo più con modalità infantili ) ed a motivazioni che nulla hanno di ideale , come ben intuito da chiunque .

Più coerenti ma ugualmente consolidanti la vigenza della legge sono coloro che , ipoteticamente rifacendosi ad un mondo pro life al quale in realtà non appartengono o non appartengono più , chiedono addirittura la piena applicazione della 194 ( che pur ha legalizzato l’aborto nel nostro paese ) mediante il potenziamento dei consultori familiari .

Da non dimenticare sono coloro che all’interno del mondo cattolico osteggiano la nostra azione in quanto attraverso essa si dividerebbe quel mondo o si spaccherebbe la Chiesa-istituzione , che per un credente dovrebbe , in realtà , non rappresentare un fine ma un mezzo per l’affermazione di ideali assoluti , come quello di difesa della Vita .

L’importante è l‘unione dei viventi , i concepiti vengano pure soppressi legalmente , lo stesso cinico egoismo di fondo che caratterizza i filo-abortisti più radicali , praticato ai danni del più debole tra i nostri simili .

Come si può notare il blocco sociale antiabrogazionista è molto articolato .

Per lottare con noi per l’abrogazione della 194 per via referendaria ( l’unica praticabile ) aderite al comitato NO194 tramite il nostro sito www.no194.org .

Pietro Guerini – Presidente e portavoce nazionale NO194

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LA 9 ORE PER LA VITA DI NO194 DI SABATO 4 GENNAIO 2014 : UNA PRESENZA IN TUTTE LE REGIONI PER L’ABROGAZIONE REFERENDARIA DELLA L. 194

Sabato 4-1-2014 , come ogni primo sabato di mese dispari , si è svolge dalle ore 9 alle 18 la nostra 9 ore di preghiera , evento a sostegno della iniziativa referendaria di NO194 , diretta all’abrogazione della omonima legge .

Iniziativa che , a differenze di tutte le consultazioni analoghe svoltesi nel nostro paese sino ad oggi , ha necessariamente presupposto la creazione di un organismo apposito come il nostro comitato , in assenza dell’apporto di partiti politici , delle loro strutture , dei loro media e della loro imponente disponibilità economica .

Ed un’iniziativa che , alla luce del successo raccolto ad oggi ed in linea con la sua capillare diffusione , si è estesa su base regionale , sino a coprire quasi tutto il territorio nazionale , nessuna regione esclusa .

In particolare , la 9 ore si terrà nei seguenti luoghi e presso le strutture sanitarie sottostanti :

Aosta ( Beauregard , via Vaccari 5 )

Torino ( S. Anna , via Ventimiglia 3 )

Genova ( S. Martino , viale Benedetto XV )     

Milano ( Niguarda , piazza Ospedale Maggiore 3 )

Trento ( Santa Chiara , largo Medaglie d’Oro 9 )

Vicenza ( S. Bortolo , via Rodolfi 37 )

Trieste ( Burlo Garofolo , via Istria 65 )

Piacenza ( Guglielmo da Saliceto , angolo cantone del Cristo 2/via Campagna )

Firenze ( A. O. Careggi , largo Brambilla 3 )

Perugia ( S. Maria della Misericordia detto “ Silvestrini “ , loc. S. Andrea delle Fratte )

Ancona ( Riuniti , via Conca 71 )

Roma ( S. Giovanni-Addolorata , via dell’Amba Aradam 9 , ore 9-14 ) )

Campobasso ( Cardarelli , contrada Tappino )

Pescara ( Civile , via Fonte Romana 8 , ore 15-18 ) e Teramo ( Mazzini , piazza Italia 1 )

Caserta ( S. Anna , via Roma 124 )

Potenza ( S. Carlo , via Polito Petrone snc )

Foggia ( Riuniti , via Luigi Pinto 1 )

Cosenza ( Annunziata , via Migliori 5 )

Catania ( Garibaldi Nesima , via Palermo 636 )

Cagliari ( Brotzu , piazzale Ricchi 1 )

Non manifestiamo , pacificamente come nostro stile e come doveroso , sui diritti dell’embrione o sugli uteri in affitto , temi cari al moderatismo che nega la centralità , anche culturale , della 194 , ma ci rivolgiamo al cuore del problema .

Una differenza di impostazione che , fermo restando il sacrosanto e rispettabile diritto di chiunque di avere un’opinione e una linea diversa in materia , è evidente per chiunque , salvi i casi intellettivamente più preoccupanti .

L’evento non è occasione di business , il pro life affaristico è avulso dalle nostre finalità .

La preghiera è strumento che si collega alla connotazione intrinsecamente spirituale di una battaglia come la nostra , a difesa della Vita , per quanto la nostra iniziativa sia civica , a difesa del diritto di nascita e quindi dei diritti vitali dei più deboli , e si fondi su argomentazioni essenzialmente razional-giuridiche , per quanto perfettamente conformi ai dettami della dottrina cattolica .

Nella davvero denegata ed improbabile ipotesi che soggetti legati alle lobbies economiche abortiste e/o all’estremismo neocomunista dovessero disturbare l’evento aggredendo i nostri partecipanti , ricordo per scrupolo e formazione professionale a tutti che nel nostro paese è vigente l’istituto della legittima difesa , che opera anche a favore degli antiabortisti e che consente di reagire qualora si sia costretti dalla necessità di contrapporsi ad un pericolo attuale di un’offesa ingiusta , sempreché la difesa sia proporzionata all’offesa .

Salva la scelta individuale di ciascuno , non ritengo inevitabile che coloro che manifestano a difesa di valori che abbiano una connotazione in qualche modo spiritual-religiosa e ritenuti politicamente non corretti debbano subire impavidi aggressioni fisiche .

Cito per tutti il recente caso argentino che Vi allego nei dettagli :

http://www.prolifenews.it/notizie-dal-mondo/san-juan-argentina-scenario-della-violenza-abortista/

Invito tutti ad iscriversi a NO194 tramite il nostro sito www.no194.org .

Buon anno .

Avv. Pietro Guerini–Presidente nazionale comitato NO194 e associazione NO194 (www.no194.org)

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