IL CORTEO NAZIONALE DEL COMITATO NO194 PER L’ABROGAZIONE REFERENDARIA DELLA LEGGE 194 ( MILANO E CASERTA , 9-4-2016 )

Ricordo che sabato 9-4-2016 si svolgerà a Milano , dalle ore 15 alle ore 18 , il nostro quinto corteo nazionale , che percorrerà il pieno centro della città meneghina , con partenza da piazzale Cadorna ( stazione di metropolitana , linee 1 e 2 ) ed arrivo in piazza Medaglie d‘Oro , seguendo il consueto percorso foro Buonaparte , largo Cairoli, via Cusani , via Broletto , piazza Cordusio, via Orefici , via Mazzini ( a lambire Piazza Duomo ) , piazza Missori , corso di Porta Romana ( stazione di metropolitana , linea 3 ) .

Alle ore 16,30 si terrà la nostra analoga manifestazione a Caserta , con partenza da piazza Vanvitelli , nei pressi dell’arcivescovado .

Il titolo del doppio corteo è ”NO194 per l’abrogazione referendaria della legge 194 “.

Una manifestazione dinamica che si affianca alla 9 ore nazionale di preghiera, che si svolge con non poche difficoltà ( viste le riduzioni di orario e gli spostamenti di data e sede disposti dalla locale questura ) semestralmente a Bologna , la prossima edizione si terrà come sempre a giugno , e agli altri sit-in mensili che caratterizzano la nostra attività , dalle 9 ore di preghiera su base regionale all’esterno degli ospedali dalle ore 9 il primo sabato dei mesi dispari , alle adorazioni eucaristiche il primo sabato dei mesi pari (si vedano le sedi sul nostro sito no194.org).

Eventi che, come il nostro comitato , hanno una matrice ben precisa , in vista di un fine non certo agevole ma concreto e rispetto al quale essi debbono considerarsi strumentali : l’abrogazione della 194 per via referendaria .

Al fine di evitare le strumentalizzazioni che gli organi di informazione tentano molto spesso di effettuare sulle nostre iniziative (onde bollarci come ultracattolici, in contrapposizione con altri cattolici o sedicenti tali, omofobi, razzisti o collocarci politicamente), si chiede ai partecipanti al corteo di Milano di astenersi da ogni considerazione, invitando i rappresentanti dei media a rivolgersi al sottoscritto, che si assume naturalmente ogni responsabilità per le dichiarazioni rilasciate in tali circostanze a nome e per conto del comitato che presiede.

Il comitato prende sin d’ora le distanze da attività commerciali che possano eventualmente essere intraprese indebitamente ed a titolo personale a margine del corteo o da immagini o simboli religiosi che possano essere esposti nell’occasione che raffigurino feti in forme sconvolgenti , comparsi in manifestazioni pro life di regola e per lo più per scopi esibizionistici sempre personali, in quanto contrastanti con gli interessi della nostra organizzazione, perché utilizzabili dai media per conferire alla stessa un’immagine improntata al fanatismo , vanificando il nostro tentativo di indurre le menti e le coscienze a riflettere razionalmente e moralmente sul dramma dell’aborto e sull’inammissibilità della legalizzazione dell’interruzione volontaria di gravidanza .

La nostra manifestazione si differenzia da sempre e radicalmente da altre analoghe, con le quali si invoca propagandisticamente l’abrogazione della 194, ma per vie inattuabili, quale quella parlamentare, che si vorrebbe inverosimilmente attivare attraverso cortei che dovrebbero convertire la maggioranza dei componenti delle due camere.

Come abbiamo avuto personale ( scontatissima ) conferma in questi mesi in materia di aborto e di legge 194 e come si è riscontato di recente su altre tematiche eticamente sensibili, quale ad esempio la difesa della famiglia tradizionale, i parlamentari dimostrano , viceversa , di essere del tutto indifferenti alle manifestazioni di piazza di area e di seguire sistematicamente ed in modo inequivocabile su tali tematiche l’orientamento laicista dei loro colleghi che operano presso le istituzioni comunitarie, radicalizzandolo poi ideologicamente, attingendo da germi culturali e politici particolarmente presenti nel nostro paese, nel quale ha operato storicamente il partito comunista più forte del mondo occidentale, che contribuì in modo massiccio a finanziare a suo tempo la campagna abortista orchestrata dal partito radicale.

E’ di tutta evidenza che se la 194 verrà riformata dal potere legislativo sarà solo per comprimere l’obiezione di coscienza.

Delle due l’una: o si è a favore del diritto di scelta della donna, consacrato nella legge 194 , o si è a favore del diritto di nascita delle concepite e dei concepiti e, quindi, abrogazionisti, utilizzando l’unico mezzo messo a disposizione dei cittadini con tali effetti, che è quello referendario .

Ho effettuato una scelta precisa nella seconda direzione nel momento in cui ho costituito questo comitato, pur rimanendo doverosamente disponibile ad accettare proposte collaborative provenienti da ambienti parlamentari, come nei mesi scorsi, quando sono stato invitato da un senatore a stendere un testo abrogazionista.

Un testo che, accanto ad interventi sia economico-assistenziali che diretti ad agevolare l’adozione del nascituro indesiderato previsti dall’art. 5, contempla l’unico caso di ammissibilità dell’aborto volontario, costituzionalmente insuperabile, già vigente (nella forma dell’esimente dello stato di necessità) prima della 194 ( aggravando peraltro le modeste pene previste all’epoca) e pure vigente tuttora e da sempre persino nello Stato Città del Vaticano , quello del grave pericolo di vita , attuale e non altrimenti evitabile , della donna che porti a termine la gravidanza , testo che è riportato nella home page del sito del comitato sotto “La nostra legge“ e che è stato poi stravolto non appena divenuto oggetto di valutazione di altri senatori, al punto di avvicinarsi al contenuto della normativa attualmente in vigore.

Partecipate al duplice corteo di Milano e Caserta di sabato 9-4-16 ed iscrivetevi (gratuitamente) tramite il sito no194.org al nostro comitato, un comitato che, sottraendosi ai molti fallimenti di coloro che si sono mossi nel pro life italiano in questi decenni, è radicato sul territorio, conta decine di migliaia di iscritti, ed è fondato sulla inequivocabile condivisione della scelta abrogazionista all’atto dell’iscrizione ad esso da parte di tutti i nostri aderenti, in linea, tra l’altro, con il contenuto dell’enciclica “Evangelium Vitae” firmata e redatta da Papa Giovanni Paolo II, nominato Santo due anni or sono e, quindi, tutt’altro che scomunicato dalla Chiesa.

Si allega di seguito il link del discorso pronunciato in occasione del precedente corteo: https://www.youtube.com/watch?v=nmkLWUtLvGs

Avv. Pietro Guerini – Presidente nazionale comitato no194 e omonima associazione

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ATTI UFFICIALI DEL CONVEGNO DI ROMA DEL 11-12-15

Pubblichiamo di seguito il link degli atti ufficiali del convegno nel corso del quale il sottoscritto ha ricevuto incarico dal senatore Scilipoti Isgrò di redigere un disegno di legge abrogativo della legge 194, al quale ha fatto seguito la stesura di un testo che :

a ) in termini di ammissibilità riporterebbe in vigore la disciplina anteriore a tale legge, risalente al 1978 , quindi con un unico caso di liceità dell’aborto volontario, già tutelato all’epoca dall’art. 54 c.p. (stato di necessità), in ossequio all’art. 32 cost. (diritto alla salute), a salvaguardia della Vita della donna , unico caso di ammissibilità in vigore attualmente e da sempre anche nella Stato Città del Vaticano , stante l’operatività pure in quella legislazione della scriminante in oggetto ;

b ) sotto il profilo sanzionatorio prevede un inasprimento delle pene ed un allargamento dei soggetti responsabili del reato , tra l’altro con un’aggravante specifica per il potenziale padre del concepito ;

c ) introdurrebbe degli interventi assistenziali a favore della donna e delle forme agevolate di adozione per i figli indesiderati .

Testo riportato in calce agli atti, alle pagg. 61 e 62 , seguito da una sua rivisitazione estensiva operata dall’ufficio legislativo del partito del senatore e conseguente all’intervento di altri senatori .

Rivisitazione dalla quale ci dissociamo espressamente, insistendo per il deposito del testo originario, di mia personale stesura.

Avv. Pietro Guerini – Presidente nazionale comitato no194 e omonima associazione

Atti del convegno 11.12.2015

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Conferenza – 194 (aborto): una legge da riformare o da abrogare?

conferenza 6.2.2016

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QUAL E’ LA DIFFERENZA TRA ANTIABORTISMO GIURIDICAMENTE ATTREZZATO E PRO LIFE MERAMENTE PROPAGANDISTICO

Naturalmente e come in essa previsto , la missiva sottostante non è stata pubblicata , in violazione del diritto di replica . Si coglie l’occasione per precisare che chi è convinto che una donna possa essere costretta per legge a morire per far nascere il proprio figlio , in virtù di una visione della dottrina cattolica che ritiene corretta , è anzitutto invitato a scrivere al Sommo Pontefice chiedendogli di introdurre tale princìpio nella legislazione dello Stato Città del Vaticano, nazione di cui egli è tecnicamente Sovrano Assoluto , che applica costantemente sul punto la stessa normativa sostanziale in vigore prima della 194 e che viene recepita nel ddl di mia stesura sotto citato , per poi avviare una crociata divulgativa nel resto del mondo .

Avv. Pietro Guerini

 

Spett.le Redazione,

scrivo la presente nella consapevolezza della censura stalinista che Voi praticate verso le nostre tesi e la nostra attività da sempre, operando di fatto in collaborazione con gli abortisti a cui dite di contrapporvi, e della conseguente sua mancata pubblicazione da parte Vostra.

Ad ogni buon conto, nonostante la Vostra censura, darò a tale missiva la divulgazione che riterrò opportuna.

Leggo solo stasera senza alcun stupore il Vostro pezzo del 22-12-15 di cui allego il link , nel quale l’autore Alfredo De Matteo , che non si firma per esteso, rompendo la menzionata censura ovviamente con finalità critiche , mi contesta che con il testo del Ddl che ho predisposto su incarico di un senatore ( i lettori lo possono leggere sul sito dopo il pezzo successivo alla presente ndr ) non vorrei abrogare la legge 194, ma ammettere l’aborto volontario in alcuni casi:

http://www.corrispondenzaromana.it/notizie-brevi/no-alla-legge-194-ma-si-allaborto-in-alcuni-casi/ In realtà, come noto a chi conosce il diritto:

a ) in caso ( ed è l’unico caso da me ammesso , quindi non si tratta di casi ) di grave pericolo di Vita della donna che porti a termine la gravidanza , l’aborto volontario era già consentito prima dell’entrata in vigore della legge 194 , stante l’operatività della causa di giustificazione di cui all’art. 54 c.p. ( stato di necessità ) , quindi abrogare la 194 non significa escludere la legalizzazione di ogni ipotesi di aborto volontario , ma ammettere proprio ed esclusivamente quell’ipotesi, in caso contrario si tornerebbe al più ad una legislazione preistorica;

b ) tale ipotesi è , del resto , blindata dall’art. 32 della costituzione , che riconosce il diritto alla salute anche della donna in stato di gravidanza , in quanto essere umano e non mera macchina riproduttrice , che non può essere costretto al decesso per legge a motivo del proprio stato di gravidanza, se non incorrendo in una macroscopica ed inammissibile violazione della carta costituzionale.

Quanto all’obiezione di coscienza, essa non viene per nulla limitata, ma confermata secondo le ampie modalità attuali, come testualmente precisato, che trovano il limite nell’obbligo di salvare un essere umano in imminente (e sottolineo imminente) pericolo di Vita, in violazione del quale si incorre in ovvie responsabilità di carattere penale.

Il testo da me redatto è il più rigoroso oggettivamente concepibile nel nostro ordinamento giuridico e prevede, tra l’altro , un quadro sanzionatorio ben più grave di quello in vigore prima della 194 (la pena edittale passa da 2/5 anni a 8/12) , estendendo i soggetti responsabili del reato , con un’aggravante specifica per il potenziale padre che abbia contribuito alla sua commissione , accanto ad interventi di natura assistenziale e diretti a favorire l’adozione dei figli non desiderati . Un conto è sparare concetti a salve , un conto è operare in modo propositivo nel rispetto di un ordinamento giuridico.

Se l’autore è favorevole a che una donna (in spregio alla sacralità della Vita) possa essere costretta per legge a morire perché deve far nascere un figlio, convinto che un atto di eroismo possa essere imposto giuridicamente e con la forza nel nostro ordinamento, lo lascio alle sue convinzioni morali e giuridiche.

Del resto in passato avete sostenuto nella persona del Vostro direttore che lo tsunami era un castigo divino rivolto al popolo giapponese, suscitando lo sgomento del Vaticano, sotto la gestione di Benedetto XVI:

http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/castigo-divino-vaticano-stronca-demattei-832408/ Precisate, però , queste Vostre convinzioni sull’aborto negli articoli di presentazione e nelle mail di invito ( anche quelle dirette a soggetti di sesso femminile , da Voi di fatto concepiti come macchine riproduttrici) alla da Voi tanto pubblicizzata manifestazione di maggio che si svolge a dichiarato favore della Vita, facendo adottare questo princìpio come manifesto ufficiale dell’evento.

In caso contrario, non fate furbescamente Vostra una manifestazione ben più moderata rispetto alle Vostre posizioni, accreditandovi in qualche modo il numero dei partecipanti.

E ben più moderata anche del contenuto del testo di Ddl di cui sopra , come noto a chiunque non si limita a contare le presenze a quell’evento , ma si confronta con i suoi partecipanti , come ho fatto io stesso nelle due edizioni in cui ho aderito al formale invito scritto e documentabile ricevuto dagli organizzatori , riscontrando in alcuni tra i presenti tesi analoghe a quelle sostenute dai radicali 40 anni or sono , secondo cui la donna non dovrebbe essere in alcun modo colpevolizzata , processata o condannata , ma solo aiutata dal punto di vista assistenziale per rimuovere le cause che la indurrebbero o addirittura costringerebbero ad abortire.

Una confusione perfettamente compatibile con i generici proclami di chi parla di difesa della Vita senza matrici ufficiali o proposte concrete.

Prima di scrivere un articolo di contenuto giuridico studiate il diritto, prima di sponsorizzare un evento futuro intervistate i partecipanti delle edizioni precedenti.

Distinti saluti.

Avv. Pietro Guerini – Presidente nazionale comitato no194 e omonima associazione

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COMITATO NO194 : BILANCIO DI FINE ANNO E PROSPETTIVE

Nel corso del presente anno il nostro comitato ha registrato una notevole crescita in termini di accredito nel panorama nazionale.

Il vasto dibattito sorto a seguito della 9 ore nazionale di preghiera di giugno di Bologna ha coinvolto i media ( ricordo per tutti gli interventi di Giuliano Ferrara e gli oltre 250 articoli pubblicati sul web ) e i partiti nazionali, facendo sorgere a livello locale contrasti tra le due principali forze di governo del paese ( si veda la polemica tra il sindaco Merola del PD e la portavoce nazionale del NCD Castaldini ) .

A coronamento di ciò, a margine di un convegno svoltosi a Roma il 11-12-2015, abbiamo ricevuto il testuale e pubblico incarico da un senatore di redigere un disegno di legge abrogazionista della legge 194, per la cui abolizione per via referendaria siamo nati, che sarebbe il primo depositato (con il sempre possibile, non evitabile in astratto filtro del parlamentare legittimato ad eseguire tale deposito) in un ramo del parlamento dall’introduzione dell’attuale normativa.

Il testo del Ddl verrà dal sottoscritto discusso e difeso nelle sedi competenti, è stato da me inoltrato nel rispetto del termine di 3 giorni, è pubblicato di seguito sia nel nostro sito che nella pagina facebook ufficiale e rispecchia la posizione da me costantemente sostenuta da quando ho fondato il comitato.

Comitato che si distingue da coloro che si dichiarano pro life ma invocano contraddittoriamente una piena attuazione della 194 mediante il potenziamento dei consultori familiari, o riducono il loro impegno a pubblicazioni, gadget, simbolismi e pupazzetti , o auspicano propagandisticamente l’abrogazione di tale legge senza agire in nessuna direzione rituale per ottenere questo risultato, o proclamano princìpi talebani e radicalmente incostituzionali secondo i quali la donna nel nostro ordinamento potrebbe essere legalmente costretta a morire a motivo del suo stato di gravidanza come fosse una mera macchina riproduttrice e non un essere umano ugualmente meritevole di tutela, non a caso già oggetto di salvaguardia prima della entrata in vigore della 194 con l’applicazione della scriminante di cui all’art. 54 c.p. (stato di necessità), del resto in linea con l’art. 32 della costituzione ( diritto alla salute) .

A tal ultimo riguardo, a chi ci considera inverosimilmente su posizioni moderate rispetto alla linea ufficiale della Chiesa, consiglio di documentarsi e di riscontrare come, a margine del recente evento nazionale di preghiera svoltosi a Bologna, il quotidiano ufficiale dei Vescovi ci definisca “ultracattolici“ come La Repubblica, organo altrettanto ufficiale della sinistra italiana .

Coerenza, concretezza e serietà, del resto, sono i capisaldi ai quali abbiamo sempre cercato di far riferimento.

Quanto al nostro unico obiettivo plausibile, quello referendario, invito tutti i nostri attivisti a lavorare con sempre maggiore impegno ponendosi come termine possibile per effettuare la raccolta trimestrale ufficiale delle firme la primavera del 2018, stante la preclusione legislativa che incombe sul 2017, anno che precede lo scioglimento naturale della legislatura.

Un referendum è un impegno gravoso, non è un gioco, e deve essere affrontato con le necessarie risorse umane ed economiche.

Un referendum è una partita e, in quanto tale, deve essere vinta.

Una partita nella quale abbiamo contro tutti, con l’esclusione di piccole ma apprezzate realtà, dai media alle forze parlamentari, dai cattocomunisti a qualche improvvisato teologo da strapazzo che pontifica nel web dando i voti (o i numeri) a tutti come presunto custode di una dottrina che alberga solo nel suo cervello, dalla cultura dominante a tutte le istituzioni di ogni tipo, e ciò rende questa battaglia tanto più affascinante.

Ricordo i nostri eventi:

-il primo sabato dei mesi dispari la 9 ore regionale di preghiera, ore 9-18, all’esterno di strutture sanitarie dove si praticano aborti, riportate sul nostro sito 3-5 giorni prima dell’evento;

-il primo sabato dei mesi pari, adorazioni eucaristiche nei luoghi di culto sempre indicati sul nostro sito;

-sabato 9-4-2016 e a ottobre corteo nazionale a Milano, con partenza alle ore 15 da piazzale Cadorna , e a Caserta , con partenza alle ore 16,30 da piazza Vanvitelli ;

-a giugno e a dicembre 9 ore nazionale di preghiera a Bologna, dalle ore 9 auspicabilmente sino alle 18 e altrettanto auspicabilmente all’esterno dell’ospedale Maggiore , anche se di regola le nostre richieste vengono rettificate dalla locale questura .

Invito tutti gli interessati ad aderire al nostro comitato iscrivendosi ritualmente attraverso il sito no194.org e ad integrare l’eventuale adesione effettuata attraverso petizioni on line inviandomi per mail tramite il sito o la nostra pagina facebook ufficiale i seguenti dati : anno di nascita , comune di residenza , indirizzo email , recapito telefonico.

Abbiamo bisogno di gente motivata e positiva, ai criticoni epigoni dei due vecchietti del Muppet Show lasciamo la negatività e la passività anche a seguito delle quali dobbiamo affrontare una gravissima situazione come quella che si è tradotta nella legge che vogliamo abrogare.

Buon anno.

Avv. Pietro Guerini – Presidente nazionale comitato NO194 e omonima associazione

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